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L’avventura dei “Foulard bianchi” ticinesi

Giorgio ed Edoardo Buzzi, due fratelli, sono coordinatori per il terzo anno consecutivo del gruppo scout ticinese facente parte dei “Foulard bianchi”, che prestano servizio in queste ore ai malati giunti a Lourdes dal Ticino con il pellegrinaggio diocesano.

I Foulard Bianchi sono una comunità scout internazionale cattolica fondata a Lourdes nel 1926. Vi fanno parte in tutto il mondo persone di ogni nazionalità.

Nel gruppo ticinese ritroviamo una quarantina di persone, di età compresa tra i 17 e gli oltre 70 anni, che per una settimana intera accompagneranno i pellegrini nella loro visita al santuario mariano e nelle varie attività.

Un servizio dunque molto articolato, che permette di prendersi cura della persona a 360°. “Il nostro contributo – racconta Giorgio – spazia dall’animazione canora al servizio d’ordine durante le funzioni liturgiche, nonché dall’aiuto concreto ai pellegrini in varie situazioni della giornata. Abbiamo dei compiti molto variegati. Per prepararci a tutto questo, durante l’anno ci ritroviamo più volte. Il nostro assistente spirituale è don Davide Droghini”.

La promessa scout che sancisce l’entrata nel gruppo dei “Foulard bianchi” può essere normalmente pronunciata dopo tre anni di pellegrinaggio. Lo scout si impegna così a coltivare la devozione mariana e, soprattutto, si rende disponibile all’aiuto dei malati, un servizio che rappresenta una declinazione molto particolare e specifica dell’essere scout.

“Gli scout già normalmente sono orientati al servizio. Poter servire in tutto la persona malata diventa un valore aggiunto. Impariamo la dedizione per la persona umana e la cura nelle sue diverse forme; per questo siamo entusiasti di essere qui”, sottolinea Giorgio.

I 40 scout giunti dal Ticino presteranno dunque servizio fino al termine delle attività, il 24 agosto. (red)

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