Comunicazioni

Sul filo di 150 anni di storia del costume

La mostra “Lourdes 1858-2008. Sul filo di 150 anni di storia del costume”

Conzano12/11/2008

“Lourdes 1858-2008. Sul filo di 150 anni di storia del costume. Tracce di ricordi e di fede da Lourdes all’Italia”. È il titolo della mostra che si è aperta domenica 9 novembre nella Sala “Cantinone” del Palazzo Municipale di Conzano.

«Un’iniziativa – commenta il vice sindaco e consigliere provinciale Emanuele Demaria – che prima di tutto vuole ricordare questo speciale anniversario e in seconda battuta testimoniare attraverso documenti, mistà come chiamiamo nel dialetto monferrino i santini, e altri oggetti, la fede e la devozione verso la Madonna di Lourdes».

La mostra, ideata e curata da Demaria, è stata resa possibile grazie alla collezione di Stefano Mesturini che ha messo a disposizione per questo evento i preziosi oggetti e documenti raccolti con passione e gusto.

Scrive, nella presentazione dell’iniziativa, il vescovo di Casale Alceste Catella: «Una mostra che presenta i santini che si riferiscono alla Madonna di Lourdes; e questo al chiudersi di un anno che ha celebrato il 150° anniversario delle Apparizioni: una iniziativa splendida e davvero encomiabile! Però, qualcuno forse si chiederà, cosa c’entra tutto questo con la realtà dura in cui ci troviamo a vivere, con i grandi e gravi problemi con cui tantissime persone sono quotidianamente confrontate? Penso che il linguaggio umile e semplice dei santini ci parli, anche in questi nostri tempi, anche in mezzo alle tante difficoltà. Sì, questi piccoli e poveri oggetti costituiscono l’espressione visiva della implorazione, del ringraziamento; in essi la preghiera si fa immagine e diviene autentica e plastica espressione del linguaggio orante, sincero ed intriso di tanta umanità».

E poi, Lourdes «è quel miracolo permanente dove l’amore che si fa concreta attenzione verso i malati ed i sofferenti guarisce tutti dalla “durezza di cuore”… Cose piccole, cose semplici, cose umili i santini, certo… Eppure – continua il vescovo – sono convinto che essi siano dotati di una sorta di “insostenibile leggerezza”… Forse, mi illudo, analoga a quella del suono di un violino che -ad Auschwitz- esprime e rende presente una “resistenza” alla dis-umanità».

La mostra (che si avvale delle fotografie di Giovanni Bonardi e dei testi di Amilcare Mussi) resterà aperta tutte le domeniche dalle 15 alle 19 fino all’8 dicembre (altri giorni su appuntamento prenotando al numero di tel. 0142 925132).

Tra gli appuntamenti in programma, domenica 16 novembre alle ore 16,30, incontro con Maria Luisa Vernoni che ha realizzato il marchio per il 150° anniversario delle apparizione a Lourdes.

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