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Un amore sbocciato a Lourdes

Amore sboccia a Lourdes per la disabile e il suo portantino: matrimonio e due figli

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Le battaglie di Rosaria Duraccio e del marito Pasquale D’Angiolillo non finiscono mai. Lui barelliere dell’Unitalsi di Ascea, lei originaria di Torre del Greco, in carrozzina per un’atrofia muscolare spinale, si conoscono a Lourdes nel 1999. È la prima volta che la studentessa di Sociologia viaggia da sola, senza la famiglia. Il pellegrinaggio è indimenticabile per entrambi; il giovane cilentano è la ragazza trascorrono una settimana intensa nell’atmosfera spirituale della cittadina dei Pirenei. Tornati in Italia non smettono di telefonarsi. Decidono di conoscersi meglio, di frequentarsi, e quindi di mettere su famiglia. Quello che segue è il coraggio di avere un figlio, contro il parere di tutti, medici compresi. Oggi hanno due bei bimbi, sanissimi.
Ma il desiderio di una vita indipendente non si ferma. Ora Rosaria ha aperto ad Ascea la sede regionale del Mo.v.i. Campania Onlus con lo scopo di diffondere la conoscenza del progetto di Vita Indipendente. «L’associazione condivide la filosofia del Movimento Internazionale per la Vita Indipendente e di Enil, la Rete Europea. Opera affinché i disabili bisognosi di assistenza personale che scelgono di fare una vita indipendente, possano farcela: dallo studio ai viaggi, dal dove al come vivere». Negli Usa e in tanti Paesi europei è possibile. Da noi la Toscana dà, con una legge, la possibilità al disabile di organizzarsi. «Il concetto è rivoluzionario – spiega Rosaria – la Regione offre a te il capitale per le spese da sostenere, le cure o per l’assistenza personale. Tu fai un progetto che, se approvato, ti permette un’autogestione, quindi una vita indipendente, passando da un’assistenza diretta ad una indiretta». I costi, spiega, vengono abbattuti di molto. Emilia e Puglia si stanno muovendo in questo senso. In Campania ancora si stenta, ecco perché, senza perdersi d’animo, ha iniziato l’ennesima battaglia per l’emancipazione e il diritto a una libertà che qui si blocca alle ruote delle carrozzine o alle stampelle. «È l’attuazione del diritto ad una vita indipendente: dopo Pasqua la presenteremo in tutti i piani di zona della Campania». Tante persone con disabilità insieme a far sentire la propria voce per una legge regionale e per mutare una cultura che li vede impossibilitati a decidere per la loro vita.

Nicola Nicoletti

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