Intervista al medico dottor Alessandro De Franciscis, Presidente del “Bureau des Constatations Médicales” di Lourdes
Di Renzo Allegri – Foto al Dottor De Franciscis di Nicola Allegri
Mai come in questo periodo i notiziari quotidiani sono pieni di informazioni drammatiche. Guerre, rivolte, bombardamenti, attentati, delitti, incendi, siccità, terremoti, malattie, epidemie, imbrogli di ogni genere. La nostra esistenza è angosciata. Si vive terrorizzati, sospettosi, chiusi in noi stessi e nelle proprie case.
Eppure, in mezzo a tanto caos, serpeggiano anche informazioni ricche di speranza, legate a realtà sublimi, che riguardano la vita nella sua dimensione assoluta, eterna, notizie riguardanti il mondo soprannaturale, eventi che riportano il pensiero a Dio. Ma non trovano spazio sui media o vengono riferite in tono fumoso, come favole riservate ai bambini e agli illusi.
Quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, evento che fin dal suo inizio, nel 1917, attraverso fatti inspiegabili, come il famoso prodigio del sole osservato in diretta da quasi centomila persone, guarigioni prodigiose e profezie che si sono clamorosamente avverate alla lettera, ha suscitato grandissimo interesse e ha permeato la vita di credenti e non credenti per decenni. Ma tutto questo, nel nostro tempo, ha perduto smalto e consistenza. Il centenario di Fatima viene celebrato con partecipazione, sono aumentati i pellegrinaggi nei santuari mariani e perfino il Papa è andato nella cittadina mariana del Portogallo, ma il tutto dentro quel senso di “rispettosa consuetudine dovuta”, senza la meraviglia, la sorpresa, lo stupore che i fatti celebrati dovrebbero suscitare.
L’anno del centenario di Fatima, anche se è ancor in corso, ha in parte esaurito per la massa la sua carica di novità. E i media stanno già reclamizzando un nuovo evento, i 160 anni delle apparizioni di Lourdes che cadono nel 2018. I siti internet offrono notizie, informazioni programmi, pellegrinaggi, viaggi aerei e alberghi a prezzi scontati, date di convegni, titoli di pubblicazioni, un mare di opportunità. Un nuovo evento che riguarda anch’esso quel mondo spirituale, quelle realtà soprannaturali che dovrebbero coinvolgerci e darci speranze contro le drammatiche difficoltà del vivere quotidiano. Ma il tutto si presenta impastoiato in mille interessi materiali, soprattutto economici, che oscurano, quando non cancellano gli orizzonti spirituali.
Fatima e Lourdes, fin da loro inizio si affermarono soprattutto come “luoghi di miracoli”, cioè fatti prodigiosi che sfuggono ad ogni comprensione della nostra intelligenza e non trovano spiegazione neppure nella scienza d’avanguardia del nostro tempo. Erano fatti che un tempo destavano stupore, ammirazione, venerazione, aprivano i cuori e le coscienze alla Fede, a Dio, e trovavano ampi spazi nelle cronache dei giornali. Oggi, non è più così. Se simili fatti accadono, vengono subito riferiti, ma in toni iperbolici non credeibili, e poi immediatamente dimenticati. Di essi non resta traccia, e viene spontaneo chiederci se, in realtà, in quei luoghi santificati dal cielo si verificano ancora miracoli veri o se invece quel genere di prodigi sia scomparso.
Lo abbiamo chiesto al dottor Alessandro De Franciscis che è il direttore del “Bureau des Constatations Medicales” di Lourdes, cioè è il medico incaricato di raccogliere le informazioni e le documentazioni scientifiche di coloro che affermano di essere stati guariti prodigiosamente dalla Madonna.
<<Ogni anno, 40, 50, 60 e anche 100 persone vengono a raccontarmi di avere ricevuto una guarigione straordinaria improvvisa pregando nella groppa di Lourdes>>, dice il dottor De Franciscis. <<Ma queste persone sono una piccola parte di coloro che qui a Lourdes hanno avuto una grazia speciale. Di molte altre ho notizie non dirette, ma da parte di loro amici, parenti, conoscenti, o anche albergatori, tassisti, barellieri, gente che ha avuto le confidenze degli interessati.. Ma queste persone o non hanno avuto il tempo per venire al Bureau con a documentazione medica, o non hanno voluto farlo per ragioni di privacy o altro.. Quindi, di tutte queste persone non abbiamo traccia.
<<Io posso dire che nell’archivio del Bureau medicales di Lourdes ci sono le documentazioni mediche di circa 7200 casi di guarigioni prodigiose. Dico “documentazioni mediche”. Il che significa che i medici che hanno esaminato quei casi, fossero medici credenti o meno, hanno ritenuto quella guarigione priva di razionali spiegazioni scientifiche.
<<La Chiesa è giustamente lentissima nel concludere che quelle guarigioni inspiegabili sono dei miracoli. Il miracolo non è solamente un fatto sensazionale o incredibile, ma implica una importantissima dimensione spirituale e teologica. Il miracolo è un “segno” della presenza di Dio, del suo diretto intervento, dalla sua bontà. E nello stabilire che un certo evento è opera di Dio e non dell’uomo, della natura, dei farmaci, è una responsabilità immensa. La Chiesa non può sbagliare. Per questo, procede con grandissima prudenza. Dal 1858 ad oggi, la Chiesa ha dichiarato che a Lourdes si sono verificati soltanto 69 guarigioni da ritenersi miracolose. Per la medicina esse sono oltre 7200, per la Chiesa, 69.
<<L’iter che la Chiesa si è imposta per arrivare ad affermare che una guarigione è miracolosa, passa attraverso sei tappe ognuna delle quali complesse, che richiede ricerche mediche approfondite e vari gradi di processi presso commissioni mediche composte da periti credenti e atei e poi da commissioni teologiche. Il giudizio finale non ammetti dubbi. Però richiede anni ed anni. Tra gli ultimi miracoli verificatesi a Lourdes e dichiarati tali dalla Chiesa, ce ne sono due la cui conclusione ho seguito personalmente. Uno riguarda Suor Luigina Traverso, proclamato nel 2012, ma la guarigione era avvenuta nel 1965, cioè 47 anni prima; ; l’altro riguarda Danila Castelli, proclamato nel 2013, ma avvenuto nel 1989, cioè 24 anni prima>>.
Napoletano, 61 anni, medico pediatra, master in epidemiologia a Harvard, ricercatore dell’Universita’ Federico II di Napoli, Alessandro De Franciscis ha iniziato a frequentare Lourdes nel 1973, quando era studente liceale impegnato nel volontariato. Dopo la laurea e le specializzazioni, ha fatto il pediatra ed è stato anche deputato in Parlamento e presidente della Provincia di Caserta. Il 10 febbraio del 2009, è stato nominato dal vescovo di Lourdes, monsignor Jacques Perrier, medico permanente a Lourdes e quindi presidente del “Bureau des constatationes Medicales”.
E’ il primo medico non francese a ricoprire questo incarico. Fa parte di una catena ininterrotta di medici che, a partire dal 1883, quando venne fondato il Bureau medical, registrano, studiano, indagano e verificano le storie di presunte guarigioni avvenute a Lourdes.
<<Il mio compito>>, spiega il dottor De Franciscis <<consiste nel raccogliere le testimonianze di chi ritiene di avere ricevuto una guarigione improvvisa, vagliarle, scartare quelle improbabili e indagare su quelle che presentano aspetti attendibili. Cerco di rispondere a domande tipo: “questa persona era veramente malata? Di che cosa? E’ veramente guarita? Come? La sua guarigione è spiegabile in base alle terapie che la persona ha fatto? E’ stata una guarigione istantanea e imprevista? E’ completa? E’ durevole?” Tutte domande semplici, di buon senso che servono per chiarire subito le idee.
<<Da questo punto di vista, il mio ufficio è un “osservatorio unico è straordinario” Io ho conosciuto in questi anni moltissimi colleghi che sono dichiaratamente e apertamente non credenti. Ma sono alla ricerca di risposte interiori. Molti le hanno trovate. Ma tutti, dico tutti e indistintamente, affermano che per loro è una necessita venire a Lourdes frequentemente in pellegrinaggio con i malati per trovare o ritrovare le radici e le ragioni della loro scelta di essere al servizio dei malati e della malattia.
<<Io credo che Lourdes possegga una Verità di fondo indipendente dall’opzione religiosa, che parla direttamente al cuore dell’uomo ed è una Verità che comunque salva>>.
<<Però>>, aggiunge ancora il dottor De Franciscis <<Lourdes non deve essere vista solo come la “clinica del miracolo”, un luogo di guarigione nel senso ospedaliero. Lourdes resta un luogo di pellegrinaggio, di incontro con Dio, di colloquio, di preghiera, di speranza. E dentro questa dimensione, sono innumerevoli i “miracoli” più importanti, più grandi delle guarigioni fisiche,e cioè quelli spirituali, le conversioni, i cambiamenti di vita, il ritrovare la strada, riconoscere la verità, allacciare un rapporto con il soprannaturale. Lourdes è soprattutto questo>>.
Quanti sono i miracoli verificatesi a Lourdes?.
<<Per le ragioni che ho detto prima, non è possibile neppure immaginarlo. Sono milioni e milioni le persone che in 160 anni sono venute a Lourdes. Attualmente, le statistiche dicono 6, 7 milioni l’anno. La maggior parte dei pellegrini viene a chiedere qualche cosa alla Madonna>>.
Quali sono i casi di guarigioni più eclatanti verificatesi a Lourdes?
<<Tutti. Nella sfera del miracolo non ci possono essere classifiche di grandezza. Il miracolo è opera di Dio e quando avviene è un evento immenso.
<<Uno dei casi più clamorosi accadde nel 1903 ed ebbe come testimone un grande scienziato francese, Alexis Carrel, medico e biologo, che nel 1912 venne insignito del Premio Nobel..
Nel 1903, Alexis Carrel aveva trent’anni, ma era già famoso. Era assistente universitario a Lione. Era scettico. Non credeva in Dio.
Un giorno, un suo collega doveva andare a Lourdes con un treno di ammalati, ma impegni improvvisi lo costrinsero a rinunciare. Chiese a Carrel se poteva sostituirlo e il giovane medico accettò volentieri.
Durante il viaggio, Carrel visitò diversi di quegli ammalati e si era affezionato soprattutto a una ragazza, Maria Bailly, 20 anni, affetta da peritonite tubercolare. Le sue condizioni erano gravissime. Aveva il ventre gonfio in maniera impressionante e il battito cardiaco sembrava impazzito. Viaggiava dentro una specie di cassa da morto perché si riteneva che non potesse arrivare viva a Lourdes.
Invece, la ragazza sopravvisse al viaggio. E il giorno successivo al suo arrivo chiese di essere portata alla grotta per assistere alla funzione religiosa serale. Date le sue condizioni, il medico Carrel volle accompagnarla personalmente per intervenire in caso di un improvviso collasso. Durante la cerimonia religiosa gli sembrò di vedere un miglioramento nella ragazza. Pensava di essere vittima di una suggestione, e continuava a controllare i battiti del cuore della giovane. E il miglioramento aumentava a vista d’occhio. Così, sotto gli occhi attenti di un grande scienziato, nel giro di un’ora circa, si verificò un grande miracolo. Il ventre mostruosamente gonfio dell’ammalata, riprese dimensioni normali, e così pure il ritmo cardiaco. In pratica, la ragazza era guarita. Le visite mediche, le analisi, in controlli eseguiti nei giorni successivi dichiararono che il male era completamente scomparso.
<<Il dottor Carrel ebbe una grave crisi interiore. Quella sera, dopo che la ragazza era tornata in albergo e si era pacificamente addormentata, continuò a camminare da solo nella notte, in giro per la cittadina, in preda a interrogativi tremendi. Alla fine, si convertì e fu per il resto della sua vita un credente e un coraggioso testimone della Fede che aveva abbracciato.>>
Renzo Allegri
Foto al Dottor De Franciscis di Nicola Allegri
Sono una HOSPITALIER ho avvertito alla Grotta che sarebbe successo qualcosa al mio FIDANZATO e tornata da Lourdes abbiamo scoperto che aveva due tumori uno alla tiroide è uno al polmone su è tenuto il peggio ma io fin dall’inizio della MALATTIA ho detto che dovevo testimoniare che Quella GROTTA È GRANDE E MIRACOLOSA .Verrò ad Agosto per ringraziare E testimoniare