15 Agosto 2010

Allarme bomba a Lourdes: parla un ticinese

Il Gruppo foulard bianchi ha raggiunto il santuario dopo il falso allarme. Cremonesi: ‘Quando siamo arrivati era tutto tranquillo’

Trentamila pellegrini sono stati evacuati ieri a Lourdes a causa di un allarme bomba. Fortunatamente i fedeli del pellegrinaggio della Svizzera italiana si trovavano in viaggio diretti al santuario, quando qualcuno ha chiamato dicendo di aver posizionato delle bombe all’interno della grotta del santuario.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Paolo Cremonesi del Gruppo foulard bianchi che si trova attualmente in pellegrinaggio al santuario francese. “Eravamo sul treno – ci spiega Cremonesi – quando sono arrivate notizie frammentarie sull’allarme bomba… alcuni di noi si sono informati via internet con il telefonino”. E spiega ancora: “Quando siamo arrivati al santuario la gente era tranquilla, come se non fosse successo niente. Abbiamo chiesto se qualcuno sapesse qualcosa… Ci hanno detto che c’è stato uno sconsiderato che ha chiamato da una cabina telefonica in periferia, annunciando quattro bombe dentro la grotta. La polizia allora ha evacuato la zona in cui c’erano circa 30mila persone. È pure intervenuta l’unità cinofila con due unità, gli artificieri e l’unità speciale”.

Un allarme bomba era già scattato a Lourdes il 27 ottobre 2002, nella chiesa sotterranea di San Pio X, che era stata evacuata.

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