Cagliari, volo fantasma per Lourdes
Pellegrini bloccati a terra per 11 ore
A provocare il ritardo del volo charter sarebbe stato un guasto tecnico. Molti malati avevano le medicine nei bagagli chiusi in stiva.
Sarebbero dovuti decollare ieri mattina alle 7,30 da Elmas per atterrare a Lourdes intorno alle 9, ma alle 18,30 erano ancora tutti in aeroporto. Motivo? Il charter della Itali Airlines che li avrebbe dovuti trasportare nella cittadina francese ai piedi dei Pirenei si è improvvisamente guastato.
TUTTI A TERRA Per centocinquanta pellegrini provenienti da Cagliari, ma anche da diversi centri dell’hinterland e perfino dall’Oristanese, il viaggio organizzato (e atteso da mesi) verso il famoso santuario mariano si è così trasformato in un piccolo incubo. Decine di anziani, alcuni dei quali malati, sono stati infatti costretti ad un’estenuante attesa (oltre dieci ore) davanti al gate chiuso. Stesso discorso per alcuni disabili in sedia a rotelle e diversi bambini che dopo qualche ora si sono addormentati, sfiniti, in braccio ai genitori. Ai pellegrini, tra l’altro, non è stata prestata alcuna assistenza, se se si eccettua un buono pasto di 5 euro utilizzato dai malcapitati per l’acquisto di un panino e una bevanda.
GUASTO TECNICO La beffa si è materializzata poco dopo l’arrivo in aeroporto. «Dopo aver fatto il check-in e imbarcato i bagagli – ha raccontato Paolo Ena, della parrocchia di Decimoputzu -, abbiamo notato che sui monitor dell’aerostazione l’orario di partenza era cambiato». Non più le 7,30 bensì le 10,30. «A quel punto ci siamo messi l’anima in pace ed eravamo pronti ad aspettare con pazienza, quando, dopo qualche minuto, l’orario è tornato quello originario: le 7,30». Un miracolo? Troppo presto per dirlo. Infatti, dopo neanche dieci minuti, l’orario sul tabellone è scomparso, sostituito dall’inquietante scritta ritardo indefinito .
PROTESTE E RABBIA La sospirata partenza è arrivata solo alle 18,30, dopo un’attesa snervante che ha messo a dura prova la resistenza della non più allegra comitiva. «In passato c’era già capitato altre volte di partire in ritardo, ma mai così tanto – ha commentato un giovane sacerdote – siamo amareggiati. Non si possono trattare le persone in questo modo, specialmente quando si tratta di disabili e anziani infermi». Alcuni passeggeri con gravi problemi di salute sono persino rimasti senza medicine, che erano rimaste nei bagagli già imbarcati nella stiva. «Per arrivare puntuali in aeroporto – si è lamentata Ornella Flore – molti di noi sono stati costretti ad alzarsi alle 4 del mattino e sono arrivati in aeroporto alle 5,30 per poi restare seduti su una sedia per ore e ore». Il viaggio a Lourdes sarebbe dovuto durare appena tre giorni. Il primo è andato perso così.
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