Don Diana, ricordo di una amicizia speciale
“Il 19 marzo 1994 veniva ucciso, mentre si preparava per la S. Messa, un caro amico con cui ho condiviso l’impegno negli scout, in particolare nella Comunità Foulards Bianchi, ed il servizio nell’Unitalsi. Don Peppe Diana era un prete pieno di gioia di vivere, pronto ad affrontare le difficoltà, preparato a non aver paura delle conseguenze delle sue azioni, tant’è che invitava i suoi amici e parrocchiani ad “avere il coraggio di aver paura”. Il documento da lui preparato, e che dice tutto sul suo impegno in una terra difficile come Casal di Principe, può essere considerato il motivo della sua morte “Per amore del mio popolo”. Durante i pellegrinaggi a Lourdes, con l’Unitalsi ma anche con il primo treno dell’Opera Foulards bianchi che insieme preparammo e guidammo, il suo amore per l’umanità sofferente, in tutte le accezioni, era evidente, si coglieva con mano, e sempre il suo servizio era condito dalla gioia. Quando quella mattina del 19 marzo, poco dopo le 8,00, mi giunse la notizia del suo assassinio, un po’ del mio mondo crollò ma si rafforzò la convinzione di andare avanti nel servizio condiviso, nella diffusione della consapevolezza che sempre si può far qualcosa per chi è in difficoltà, chi è solo, chi vive ai margini, che sempre l’impegno per gli altri ti ripaga con la stessa gioia che don Peppe riusciva a diffondere intorno a sè”.
Salvatore Pagliuca – Presidente Nazionale Unitalsi
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