I miracoli di #Lourdes a Varallo
Varallo: Alessandro De Franciscis ospite dell’Ass. Amici di Lourdes
Lunedì 25 novembre l’ampio Centro Congressi di Varallo era gremito di persone in attesa di Alessandro De Franciscis, Presidente del Bureau des constatations medicales Santuario Nostra Signora di Lourdes: un gradito ritorno dopo l’incontro varallese del 2015 dedicato a: “Guarigioni del corpo e dell’anima”, sempre organizzato da Hospitalité Varallo Associazione Amici di Lourdes, della quale è Presidente Francesca Conti.
Dopo il saluto del Sindaco di Varallo, Eraldo Botta, e l’introduzione del Prevosto di Varallo, Don Roberto Collarini, l’ospite è stato presentato dall’avvocato Gianni Bertona, responsabile dei pellegrinaggi varallesi a Lourdes: “Alessandro De Franciscis è una persona eccezionale, che nel 2009 ha saputo cogliere l’invito della Madonna a troncare la sua brillante carriera di pediatra e di amministratore, essendo stato Presidente della Provincia di Caserta, per trasferirsi a Lourdes, dove è conosciuto come il Dottore della Grotta, o il Dottore dei Miracoli, ma lui preferisce definirsi il Dottore dei guariti”.
De Franciscis ha ringraziato per l’invito, fatto una premessa sulle apparizioni, ricordando che la Chiesa le indaga seguendo due criteri canonici: l’affidabilità del veggente e i frutti spirituali e le persone che sono passate da Massabielle sono principalmente cambiate nel cuore, ed ha enunciato il tema della serata: “Guarigioni e miracoli”. Ricordando che i miracoli di Lourdes, relativamente alla regressione spontanea di malattie gravi, sono sempre stati studiati e analizzati dal punto di vista scientifico, Alessandro De Franciscis ha spiegato che: “I miracoli sono segni della divinità di Gesù e del Regno di Dio: Gesù utilizza la lingua dei segni.
Le apparizioni sono rivelazioni private e non saranno mai dogma, mentre quello dell’Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes.
Nel 1858, quindi quattro anni dopo la proclamazione del dogma, la veggente di Lourdes, Bernadette Soubirous, riferì che la Vergine si era presentata con le parole: “Que soy era Immaculada Councepciou”(“Io sono l’Immacolata Concezione”, in dialetto guascone) e questo convinse il Parroco sulle apparizioni miracolose, perché era impossibile che una pastorella conoscesse il nuovo dogma della Chiesa”.
De Franciscis ha parlato di alcune guarigioni miracolose e della prima, risalente al 1875, rimandando per l’elenco e i particolari al recente libro di Alessandro Di Marco: “Lourdes storia di miracoli” [Acquista su Amazon], ribadendo il concetto che il pellegrinaggio non è una visita turistica, ma un Cammino di Fede e che la presenza stabile di medici è l’elemento che rende Lourdes un luogo considerato affidabile. La stessa Bernadette disse di essere stata incaricata di riferire delle cose, non di farle credere, quindi non c’è mai l’obbligo di credere ai miracoli: “Per chi non ha Fede nessun miracolo sarà mai sufficiente: io chiedo alla Madonna di continuare a seguire il mio dossier… e fino ad oggi lo ha fatto”.
A Varallo sono già in corso i preparativi per il prossimo pellegrinaggio che si svolgerà nel 2020 e la porta dell’ufficio di De Franciscis come al solito sarà sempre aperta, così come il suo cuore.
Piera Mazzone per eventivalsesia.info
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