Il computer in un batter d’occhi
Al via “Il computer in un batter d’occhi” per un miglior accesso alle strumentazioni informatiche
Quarantacinque dispositivi progettati da un ingegnere disabile saranno forniti da Unitalsi ai destinatari del progetto. Obiettivo dell’associazione: “un’ autonomia sempre maggiore”
ROMA – Quarantacinque prodotti informatici di facile uso saranno forniti dall’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali (Unitalsi) ad altrettanti destinatari, fruitori del progetto “Il computer in un batter d’occhi”.
L’obiettivo di tale programma, avviato il 17 luglio scorso, è la promozione “dell’ inclusione sociale delle persone disabili attraverso la formazione post scolastica finalizzata ad un inserimento lavorativo e all’acquisizione di una sempre maggiore autonomia”, si legge in un comunicato diffuso da Unitalsi. Per le finalità dell’iniziativa l’associazione ha selezionato diversi strumenti già esistenti, scegliendo infine i dispositivi progettati da un ingegnere disabile e commercializzati da Aida srl (Ausili di informatica per disabili e anziani). Tali prodotti, spiegano dall’associazione, “sono di facile apprendimento ed uso e, per la loro adattabilità, soddisfano le esigenze di una vasta categoria di soggetti affetti anche da gravi disabilità”.
L’iniziativa “consente l’utilizzo dei supporti informatici più comuni a persone che, per il tipo di patologia, non vi hanno accesso e di accrescere, quindi, la loro formazione, la loro capacità di relazione e di comunicazione”, specifica Unitalsi. Il progetto “Il computer in un batter d’occhi” si inserisce nel contesto della legge n 18 del 3 marzo 2009, con cui il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. In particolare, l’art.24 della Convenzione, dedicato all’educazione, riconosce “il diritto all’istruzione delle persone con disabilità senza discriminazioni e su base di pari opportunità” garantendo “un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli e un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita”. (Serena Chiodo)
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