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Il grande viaggio di Padre Pio

51UGs7HMZSL._SY264_BO1,204,203,200_QL40_Pellegrino a Roma, per il Giubileo della Misericordia 2016

Intervista di Tony Assante a Renzo Allegri

Il 3 febbraio (giorno a me molto caro), la salma di Padre Pio lascia San Giovanni Rotondo per andare, nello spirito del Giubileo della Misericordia, pellegrina a Roma. Un viaggio-evento, voluto da Papa Francesco. Padre Pio dedicò l’intera sua esistenza terrena a “rappresentare” Dio Misericordioso nel sacramento della Confessione, ed è quindi un grande testimone di questo Giubileo. .

Il viaggio sta suscitando vivissimo interesse, soprattutto tra gli innumerevoli devoti del “frate con le stimmate”. In particolare, tra gli iscritti ai “Gruppi di preghiera Padre Pio”, ai quali Papa Francesco dedicherà una udienza speciale il giorno 6 febbraio in Piazza San Pietro.

Per avere dettagli precisi su questo viaggio e sui significati storici che racchiude, abbiamo parlato con un noto studioso di padre Pio, il giornalista e scrittore Renzo Allegri, autore di dieci volumi sul grande santo, pubblicati dalla più importante casa editrice italiana, Mondadori, e tradotti in tutto il mondo. Il suo ultimo libro, che si intitola “La Passione di padre Pio”, è uscito un mese fa, sempre pubblicato da Mondadori, <<Padre Pio >>, dice Renzo Allegri <<non fu un famoso predicatore e neppure uno scrittore, un conferenziere, un professore di teologia: fu un confessore. Trascorreva nel confessionale fino a 15-18 ore al giorno, e arrivavano penitenti da tutto il mondo. Per questo, Papa Francesco ha voluto che le reliquie del suo corpo mortale fossero presenti a Roma, in San Pietro, nel corso del Giubileo. Proprio per richiamare alla mente dei credenti che questo Giubileo ha il significato specifico della riconciliazione con Dio. Celebra la parabola del Figliol prodigo, che ritorna al Padre pentito dei suoi errori, per iniziare una vita nuova>>.

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