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Il Papa invita alla riconciliazione

Dopo la pace, la riconciliazione. In Colombia, accompagnato da una folla oceanica, papa Francesco insiste nel chiedere al popolo di impegnarsi in prima persona per difendere e rafforzare l’intesa che ha messo fine al conflitto civile che durava da oltre mezzo secolo. “Riconciliazione non è una parola astratta. Se lo fosse, farebbe aumentare soltanto le distanze. Riconciliarsi è aprire una porta a tutte le persone che hanno vissuto la drammatica realtà del conflitto”. Da Villavicencio, dove davanti a 400.000 persone ha beatificato Jesus Emilio Jaramillo Monsalve, vescovo di Arauca, e Pedro Maria Ramirez Ramos, martire di Armero, papa Bergoglio si è rivolto senza nominarli a coloro che ostacolano gli accordi tra il governo e le Farc. L’ex leader della guerriglia marxista, ora a capo di un nuovo partito politico, Rodrigo Londono Echeverri, nome di battaglia Tymoshenko, ha indirizzato al pontefice una lettera con cui chiede perdono “per il dolore e le sofferenze inflitte” nella lunga stagione del conflitto. La visita del papa in Colombia continua sabato a Medellin e domenica a Cartagena, prima del ritorno a Roma.

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