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Il racconto da volontario di Damiano Di Michele

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In pellegrinaggio a Lourdes con l’Unitalsi, il racconto da volontario del pescarese Damiano Di Michele

“Fino a qualche anno fa, non avrei mai pensato che la mia idea di recarmi a Lourdes da pellegrino si concretizzasse in volontariato.”

Sono queste le parole con cui Damiano Di Michele, pescarese classe 1987, esordisce raccontando la sua vita da volontario datata ormai 2010.

“All’inizio frequentavo l’Università di Chieti a cui ero iscritto, e non avrei mai pensato di essere scelto. Ero già stato in pellegrinaggio a Lourdes e mi ero ripromesso di provare l’esperienza di volontariato, essendocene la possibilità, facendo domanda per una delle associazioni presenti lì in Francia – racconta Damiano – poi nel 2010 feci domanda per il servizio civile e il Signore o il caso non so, hanno voluto che fossi stato scelto proprio con l’Unitalsi”.

Damiano, tifoso pescarese, non manca di seguire i biancoazzurri in casa e in trasferta: ha visto così realizzarsi il suo desiderio di vita e di fede.

“Ricordo che feci domanda nella sottosezione di Chieti dato che ai tempi vivevo lì, allora avevo 23 anni, oggi 29enne posso dire che le emozioni vissute e che vivo in ogni viaggio mi ripagano della scelta fatta. Sono in questo stesso momento in pellegrinaggio a Lourdes, con altri volontari e le sorelle, come vengono chiamate le ragazze che prestano volontariato. Si parte quasi sempre in treno dalla stazione di Pescara, talvolta in aereo”.

L’Unitalsi ha un legame particolare con il Santuario Mariano di Lourdes che, ancora dopo più di cento anni dalla fondazione dell’Associazione, è la meta privilegiata dei propri pellegrinaggi. Era il 1903 quando il fondatore, Giovanni Battista Tomassi, figlio dell’amministratore dei Principi Barberini, partecipò al suo primo pellegrinaggio.

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Era un ragazzo poco più che ventenne, affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella da quasi dieci anni; inoltre molto sofferente nel corpo e nello spirito per la sua ribellione a Dio e alla Chiesa. Avendo saputo dell’organizzazione di un pellegrinaggio a Lourdes, Tomassi chiese di parteciparvi con una precisa intenzione: giungere dinanzi alla grotta di Massabielle e, qualora non avesse ottenuto la guarigione, togliersi la vita con un gesto clamoroso.

Ma ciò, fortunatamente, non accadde. Davanti alla Grotta dove l’Immacolata era apparsa a Santa Bernadette, venne colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole servizio vedendo quanto la condivisione dei volontari regalava conforto, speranza e serenità ai sofferenti.

Al centro della storia dell’associazione c’è, quindi, la carità vissuta come servizio gratuito ai meno fortunati.

“Sensazione ed emozione indescrivibile quando aiuti una persona che per qualsiasi motivo non è più autosufficiente e vedere nei loro occhi e nei loro sorrisi la loro gratitudine – continua Damiano – è come se la loro sofferenza sparisse per un momento. Si incontrano e si conoscono tante persone sia della stessa Regione che da tutta Italia. A volte racconto della mia bella Pescara, della città a chi non la conosce, narro delle gesta della mia squadra del cuore, strappando un sorriso e destando curiosità a chi non è del posto. E’ un’esperienza unica. Sono molto religioso e credo che la fede sia importante nella vita, per superare le avversità”.

Amore, servizio, fede e gioia: gli ingredienti fondamentali di un pellegrinaggio.

Grazie a PescaraNews.net

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