Impressioni su un luogo magico d’oltralpe
Impressioni su un luogo magico d’oltralpe di un ragazzo sognatore
Lourdes è come una storia d’amore: un colpo di fulmine, che arriva e ti lascia folgorato, rimani esterrefatto della bellezza, compostezza e pace che si respira in quel luogo. La prima volta che arrivi ti senti come spaesato, non riesci a capire bene il vero motivo per il quale ti sia recato in quel luogo “magico”; tra un misto di curiosità e scetticismo, intraprendi il tuo pellegrinaggio con l’ansia spasmodica di scoprire ogni angolo di quel meraviglioso luogo mariano d’oltralpe. Io iniziai questo splendido percorso da bambino all’età di 4 anni, andai per la primissima volta a Massabbielle con la mia famiglia; feci quel viaggio con gli occhi di un bambino ingenuo sognatore, che per la prima volta si reca all’estero ignaro del vero senso del viaggio. Nel corso degli anni continuai ad andare a Lourdes dove crescendo e maturando, mi resi conto dell’importanza del luogo: il fulcro di tutto è la Grotta delle Apparizioni dove la Vergine si manifestò alla giovane Bernardette dall’11 febbraio 1858 fino al 16 luglio dello stesso anno. Un altro momento importante del pellegrinaggio è il bagno alle piscine, dove tutti i pellegrini sani e ammalati vanno a “lavarsi” su esempio di come indicato dalla Vergine a Bernardette; lì ogni pellegrino prima di bagnarsi nell’acqua affida alla Madonna dolori, speranze di guarigioni e grazie da compiere o una semplice preghiera. Io ogni anno che vado a Lourdes faccio il bagno, prima di entrare ho sempre avvertito una strana sensazione come se prima di entrare mi mancasse l’aria e sento qualcosa di divino e misterioso nell’aria, come Qualcuno che ti accompagna e non ti lascia solo nell’immersione in cui senti la massima emozione che invade il corpo. Dal 2014 mi reco a Lourdes con l’associazione AVAL Calabria di Serra San Bruno in aereo, associazione di volontariato che io considero una grande famiglia, nella quale è vivo l’amore verso il prossimo, e la dedizione verso i meno fortunati e i bisognosi, dove non ci sono rapporti di gerarchia ma siamo tutti uguali, allo stesso livello, associazione unita e compatta, il volontario è un tuo amico, confidente, compagno di giochi, di pianti, una spalla sicura su cui poggiarmi e un orecchio sempre pronto ad ascoltarmi che non mi è vicino solo in terra francese ma durante tutto l’anno in ogni momento. A voi che siete la mia seconda famiglia: GRAZIE D’ESISTERE! Vi voglio bene!
Luigi Caparelli
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Ciao amico mio, hai saputo descrivere con poche e chiare parole le sensazioni che anch’io provo ogni anno quando mi trovo difronte alla Grotta di Massabbielle. Grazie per avermele fatte rivivere in questa tua lettera. Un bacione