#Lourdes – Ci lascia Madre Elvira
Sœur Elvira Petrozzi, connue sous le nom de Mère Elvira, fondatrice du Cenacolo, est retournée sereine à la maison du Père. Elle a terminé aujourd’hui son pèlerinage terrestre à l’âge de 86 ans, entourée de la prière et de l’amour de toute la “grande famille” de la Communauté Cenacolo à la Maison de Formation de Saluzzo.
“Quand ils diront : ”Elvira est morte!”, vous devez chanter, danser, faire la fête… car je suis vivante ! Malheureux êtes-vous si vous dites : “La pauvre…”. Non, pas “la pauvre”! Je m’en vais bien tranquille et heureuse, je chante, je chante déjà ! Quelque chose de grand s’ouvrira devant moi…la vie ne meurt pas !”. (Mère Elvira)
Suor Elvira Petrozzi, conosciuta come madre Elvira, fondatrice della comunità Cenacolo, è tornata alla casa del padre. Ha completato il suo pellegrinaggio terreno ieri all’età di 86 anni, circondata dalla preghiera e dall’amore di tutta la “grande famiglia” della comunità del Cenacolo presso la Casa di Formazione di Saluzzo.
E’ morta nella notte tra il 2 e il 3 agosto suor Elvira, nella piccola casa a Bramafina di formazione a Saluzzo e Pagano, assistita dalle suore della Comunità Cenacolo da lei fondata.
Rita Agnese Petrozzi, il suo nome di nascita, era nata a Sora, in provincia di Frosinone, nel 1937, ‘figlia di gente povera’, come si definiva lei stessa, emigrata ad Alessandria, a 19 anni entrò in convento a Borgaro Torinese, tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, dove diventò suor Elvira. La svolta, nel luglio 1983, quando ricevette le chiavi di una villa diroccata sulla collina di Saluzzo, che trasformerà nella Comunità Cenacolo, un luogo dove verranno accolti gli ‘ultimi’: tossicodipendenti, disagiati, ragazzi in difficoltà. In 40 anni suor Elvra ha aperto oltre 70 comunità in tutto il mondo e sono decine di migliaia le persone accolte in tutti questi anni. Ha incontrato Papi, cardinali, impressionandoli con la sua umanità e il suo ‘fuoco’ negli occhi. “La preghiera è un dono di Dio – diceva -. È un regalo. Ho voluto che anche i giovani che accoglievo potessero non solo sentire parlare di Dio, ma vedere la sua paternità concreta.
Già durante i giorni della Festa della Vita tenutasi sulla collina di Saluzzo dal 13 al 16 luglio, migliaia di persone tra cui giovani, genitori e amici appartenenti alla “grande famiglia” della Comunità, giunti da varie terre del mondo per festeggiare il 40° anniversario del Cenacolo, si sono strette attorno a lei in intensa preghiera e con profondo affetto per ringraziarla e accompagnarla nel passaggio alla vita eterna.
IL MESSAGGIO DELLA COMUNITA’ CENACOLO
”All’età di 86 anni, circondata dalla preghiera e dall’affetto di tutta la “grande famiglia” della Comunità Cenacolo, Madre Elvira è tornata serena alla casa del Padre. Ha concluso il suo pellegrinaggio terreno presso la Casa di Formazione della Comunità Cenacolo a Saluzzo, dove ha vissuto gli ultimi anni di malattia assistita con premura dalle suore della Comunità. Questa mattina, giovedì 3 agosto 2023, alle ore 3.50, attorniata da tutte le suore della casa in preghiera, terminato il canto della Salve Regina ha spalancato i suoi grandi occhi luminosi e si è consegnata con fiducia all’abbraccio misericordioso del Padre e alla tenerezza di Maria Santissima”.
La camera ardente sarà allestita presso la Casa di Formazione delle Suore Missionarie della Risurrezione in via Pagno 115 a Saluzzo. Sarà possibile la visita alla salma a partire da domani, venerdì 4 agosto, negli orari dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.30, fino alla data del funerale, ancora da definire. Ogni sera a partire da domani, venerdì 4 agosto, alle ore 20.30 verrà recitato un Santo Rosario, aperto a tutti, sulla collina di San Lorenzo a Saluzzo, nel luogo dove è nata la Comunità Cenacolo.
«Suor Elvira: coraggiosa, prudente e intelligente»
Il ricordo del Vescovo dove è nata la comunità che ha fondato. Mons. Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo:
«Quando salì sulla collina “San Lorenzo” di Saluzzo, suor Elvira aveva già fatto, da tempo, la scelta del Vangelo. In cuore suo ardeva un fuoco; nulla di nitido aveva in mente; bruciava soltanto del desiderio di abbracciare il mondo, il mondo dei poveri, degli ultimi, dei derelitti, degli scartati, di coloro che sciupavano la vita perché non ne trovavano il senso. Su quella collina è divampato un incendio; da quella collina si è propagato nel mondo. Dalla fragilità di una donna abitata dal Vangelo è sgorgata una sorgente di Misericordia; dalla fede semplice di una “povera” è nata una comunità di credenti nella risurrezione; dalla preghiera ostinata di chi non si è mai arreso alle difficoltà è venuta la provvidenza! Coraggiosa e serena, prudente e intelligente, convinta che la Verità nulla deve temere,di se stessa suor Elvira aveva una percezione reale; conosceva bene la sua fragilità e questa, paradossalmente, è stata la sua forza, lo spazio della Grazia e dell’Amore che salva. E dell’Amore Madre Elvira si è fidata: ciecamente; all’Amore ha consegnato se stessa: totalmente; l’Amore, quello fatto di gesti concreti e non di belle parole, ha raggiunto il mondo contagiandolo di bene. Di Madre Elvira si può dire che è stata paziente e generosa, non ha fatto valere le sue doti, non ha mai agito per orgoglio, ha rispettato tutti; ha dimenticato i torti. Coloro che l’hanno incontrata hanno sperimentato concretamente la Carità. La Bontà di Dio era in lei; l’Amore di Dio era in lei; la Misericordia di Dio era in lei. Plasmata dallo Spirito, si è offerta al Padre, in unione con Cristo, per condividerne l’obbedienza, l’umiltà, la fortezza. Con l’aiuto della Grazia ha intessuto un’autentica vita di fede, speranza, carità; ha irrorato le sue giornate di lavoro, di preghiera, di accoglienza, portando a compimento ciò per cui il Signore l’aveva creata. Rinnovata di giorno in giorno dalla sua stessa offerta e rivestita di bellezza, ora l’accoglie il Paradiso, dove contempla per sempre Colui che qui in terra ha amato e servito.
La comunità del Cenacolo è l’eredità che Madre Elvira ci lascia; è un miracolo che vive, di cui ella stessa si è sempre stupita. Vive la comunità: tra lo stupore di molti ancora increduli, tra la gratitudine di tanti toccati dalla Grazia, tra la gioia vera di chi si sente salvato. La comunità del Cenacolo è un miracolo che vive; è un dono da custodire, da conservare, da trafficare!
Benedetta sia questa chiesa povera, questa chiesa di peccatori salvati, lavati dal perdono e dalla misericordia. Benedetta sia questa chiesa dalla fede adamantina e della provvidenza. Benedetta sia questa chiesa che suda e lavora, che prega in ginocchio e canta. Benedetta sia questa chiesa della tenerezza, che non giudica, ma accoglie. Benedetta sia questa chiesa di bambini e di famiglie, di laici e di consacrati, di apostoli e di missionari. Benedetta sia questa Chiesa!
Cara Madre Elvira, non vogliamo celebrare te, ma il fuoco che ti ha consumata.
Intercedilo ora per la comunità del Cenacolo, per la Chiesa intera, per questa diocesi, per me».
IL MESSAGGIO DELLA “PAPA GIOVANNI XXIII”
«Intendo esprimere a nome di tutta la Papa Giovanni la vicinanza e le condoglianze alla Comunità Cenacolo per la morte di Madre Elvira. Donna tenace, coraggiosa, dalla fede incrollabile, che ha salvato migliaia di persone dall’inganno della droga. Ringraziamo anche noi il Signore per questa vita così preziosa che ha aiutato tante vite a risorgere». E’ quanto dichiara Matteo Fadda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, alla notizia della morte di Madre Elvira, fondatrice della Comunità Cenacolo.
«Suor Elvira era una delle ultime figure carismatiche legate al mondo della lotta alle dipendenze, come don Oreste Benzi. – continua Fadda – Tra le nostre Comunità c’è sempre stata una stima reciproca ed una collaborazione che sono certo continuerà per dare speranza a tante persone emarginate».
LA NOTA DELLA PROVINCIA DI CUNEO
La Provincia di Cuneo partecipa al lutto del mondo sociale e religioso per la scomparsa di madre Elvira, la fondatrice della Comunità Cenacolo di Saluzzo, attraverso le parole del presidente Luca Robaldo: “La ricordiamo con profonda riconoscenza per il suo instancabile operato a favore delle persone in difficoltà, ed esprimiamo le più sentite condoglianze, con affetto sincero, a tutte le comunità che a madre Elvira devono la loro nascita”.
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