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Pellegrinaggi a Lourdes: card. Simoni ai giovani, “allontanatevi dall’immoralità e dalla droga”
“Oggi, noi siamo radunati davanti a Maria, che accompagna la Chiesa da duemila anni, per portarla in tutto il mondo”. Lo ha detto stamani il card. Ernest Simoni nell’omelia della messa che ha celebrato alla Grotta delle apparizioni a Lourdes, dove si è recato per la prima volta dopo essere stato creato cardinale per presiedere il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi. “Maria da duemila anni è un mare immenso di generosità, di aiuti, di miracoli”, ha affermato. E, ricordando le apparizioni a Bernadette, il cardinale ha evidenziato che “la Madonna è aiuto infinito”. Poco prima della celebrazione, Simoni ha risposto ad alcune domande sulla sua vita e sui trent’anni di sofferenze per le tre condanne impostegli dal regime ateo albanese ai lavori forzati. E ha lanciato un messaggio: “Siamo in questa pista d’atletica, che è la vita, per convincere gli uomini a convertirsi. La vittoria sarà il Paradiso che non ha stanze. È una luce e felicità eterna”. Nell’omelia, invece, il porporato ha invitato anche a “santificare la fedeltà e la castità del matrimonio”. Ricordando sue esperienze di esorcismi, ha incoraggiato “i ragazzi e le ragazze ad allontanarsi dalle immoralità e dalla droga”. “Siamo capolavori di Dio e con lo spirito dobbiamo godere dell’eternità offerta da Dio”.
Pellegrinaggi a Lourdes: Diella (Unitalsi), “trasformare la tentazione del potere nella gioia del servizio”
“Ognuno di noi si senta chiamato a essere un ‘fabbricante’ di pace anche dopo tanti anni”. Lo ha auspicato il presidente dell’Unitalsi, Antonio Diella, rivolgendosi a tutti i membri dell’associazione al termine della processione mariana “aux flambeaux”, che si è svolta ieri sera nell’esplanade del santuario di Lourdes, nell’ambito del pellegrinaggio nazionale. Dal presidente l’invito ad “accogliere la sfida di Lourdes insieme”, a “correre il rischio di amare senza rinunciare mai, perché vogliamo essere felici”. “Vogliamo trasformare la nostra Unitalsi in un luogo di felicità e di pace – ha aggiunto -. Vogliamo restare fedeli a questo cammino di pellegrinaggio dove non ci sono spettatori né grandi registi, ma solo persone uniche e irripetibili anche se segnate dal dolore e dalla difficoltà, sempre capaci di far risuonare il canto della gioia e della fede”. Ripartendo da Lourdes per tornare in Italia l’impegno affidato ai pellegrini da Diella è quello di andare a dire che “Lourdes, la grotta, il suo santuario sono sempre il luogo di uno straordinario incontro con la bellezza che cambia la vita”. “Andiamo a dire che abbiamo la grande occasione di impegnarci insieme a costruire un’associazione carica di gioia. Andiamo a dire che Dio è presente nei piccoli, in chi soffre e in chi costruisce la pace e la giustizia”. Infine, il presidente nazionale dell’Unitalsi si è soffermato sul “compito di ciascuno di noi”, cioè quello di “trasformare la tentazione della tristezza e del potere nella gioia del servizio, dell’umiltà e della fede vera e appassionata”.
Pellegrinaggi a Lourdes: Unitalsi, atto di affidamento dell’Italia a Maria. “Non vogliamo che sia prima, non dimenticare gli ultimi”
“Maria, libera l’Italia dalla paura, dalla tentazione di indivuduare dei nemici. Donale l’unità. Non vogliamo che l’Italia sia prima e neanche che si dimentichi degli ultimi. L’accoglienza, l’affetto e la solidarietà guidino il cammino del Paese”. Così recita la preghiera dell’Unitalsi, cuore dell’atto di affidamento dell’Italia a Maria, recitata ieri sera davanti alla grotta di Lourdes. Un momento di preghiera comunitario delle varie sezioni regionali, presieduto dall’assistente nazionale, mons. Luigi Bressan, che ha invocato l’accompagnamento di Maria “nelle sfide che questa nazione ha di fronte”. Tantissimi i pellegrini che partepiano al pellegrinaggio nazionale presenti ai piedi della Vergine in una serata in cui si sono alternate anche le intenzioni di preghiera legate alle realtà locali. Dal ricordo delle persone morte nel crollo del ponte Morandi e dei genovesi che hanno perso la casa, nelle intenzioni della sezione ligure, alla preghiera perché “Maria risollevi il nostro cuore dalle macerie delle nostre speranze”, presentata dai rappresentati della sezione Marchigiana, reduci dal dramma del sisma che ha colpito il Centro Italia. E, poi, ancora i pensieri ai giovani disoccupati, ai poveri e agli emarginati, per l’accoglienza degli ultimi, presentati a Maria dalle sezioni delle diverse regioni. Mons. Bressan ha chiesto, inoltre, di pregare per la vita nascente e per gli anziani, “perché la vita sia rispettata sempre, in tutte le sue condizioni ed età”. Nell’omelia che ha preceduto la preghiera il vescovo si è soffermato sull’inverno demografico che colpisce l’Italia e l’Europa: “In questo momento è importante pensare al dono della maternità e accompagnare le mamme nella loro dedizione. Maternità e paternità sono doni che non possono essere sostituiti da altri affetti. Un figlio è un dono grande per la società, per la nostra nazione e per il mondo intero”.
Pellegrinaggi a Lourdes: Unitalsi, meno pellegrini ma aumentano i giovani con depressione e dipendenze
Meno pellegrini a Lourdes nell’ultimo anno, ma più persone affette da malattie neurologiche e psichiatriche, dipendenze e depressione su tutte. Lo rilevano le statistiche dell’Unitalsi sui pellegrinaggi relative all’ultimo quinquennio. Il report segnala una riduzione del numero dei pellegrini giunti nel santuario mariano ai piedi dei Pirenei. Nel 2018 il numero dei partecipanti ai pellegrinaggi è stato di 31.789, in lieve calo rispetto all’anno precedente (36.627). La maggior parte (il 23%) ha tra i 70 e i 79 anni. Si riduce anche il numero degli ammalati (dai 7.949 del 2017 ai 6.903 del 2018), la cui diminuzione, in proporzione, è inferiore a quella dei pellegrini. Nel 2018 i volontari sono stati 11.927. Per ogni ammalato ve n’è 1,7, mentre “è in aumento il numero dei giovani che arrivano a Lourdes per prestare il loro servizio”, spiegano i responsabili. Per quanto riguarda le patologie di cui sono affetti i pellegrini, le più diffuse sono le malattie neurologiche e quelle psichiatriche, che riguardano il 53% di loro. Dato fatto registrare nel 2018, in aumento rispetto all’anno precedente del 3%. In particolare, le malattie psichiatriche hanno riguardato il 10% dei giovani, fino ai 34 anni, presenti a Lourdes nel 2018. E tra queste si insinuano soprattutto depressione e dipendenze. Si è ridotto, invece, nell’ultimo anno il numero dei fedeli con malattie del sistema cardiovascolare (dal 54% al 50%). “Il dato riguardante il disagio psichico è quello più nuovo che deve fare riflettere e che richiama ancora di più al valore dell’accoglienza – spiega Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici Unitalsi -. La depressione colpisce anche le fasce giovanili. Quello del disagio psichico dei giovani è un tema che è all’attenzione non solo dei sanitari ma anche del volontariato. Il nostro servizio sta cambiando. Siamo qui per accompagnare. Non siamo qui per vedere la disabilità, ma la fragilità della persona. E possiamo mettere assieme anche le nostre. Dobbiamo convertire una medicina hi-tech in una medicina hi-touch”.
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