Unitalsi a Lourdes, un’emozione che si rinnova: si è concluso il pellegrinaggio nazionale
Anniversario importante per l’associazione che accompagna le persone disabili a Lourdes: ha compiuto 120 anni dalla sua fondazione
Che cosa spinge le persone a farsi quaranta ore tra pullman e treno per e da Lourdes solo per vivere un pellegrinaggio? Fatiche, mancanza di comodità, ore di sonno ad intermittenza, difficoltà di ogni genere, ma un’esperienza che si attende e si rivive sempre con la stessa carica di emozione.
E’ il caso del pellegrinaggio con l’Unitalsi, un evento forte e carico di grandi aspettative. I volontari dell’Unitalsi aspettano la settimana più intensa dell’anno sempre con la stessa gioia, consapevoli che nessun affaticamento possa mai annullare la bellezza dei momenti vissuti a Lourdes in compagnia delle persone disabili.
E già perché – è sempre il caso sottolinearlo – andare a Lourdes con l’Unitalsi non è paragonabile ad un qualsiasi altro pellegrinaggio nei luoghi sacri. “L’Unitalsi non è un’agenzia viaggi, cuore dell’associazione sono i malati”, amava ripetere Amelia Mazzitelli, alla guida della sezione calabrese nel decennio 2006/2016, e poi vice presidente nazionale fino alla sua scomparsa.
Preghiera e servizio sono le basi fondanti dell’associazione nata nel 1903, che proprio quest’anno ha festeggiato i 120 anni dalla sua fondazione. E si è da poco concluso il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi a Lourdes a cui hanno partecipato anche la sezione calabrese e la sottosezione di Reggio Calabria. Molteplici sono state le iniziative che hanno ricordato l’importante traguardo raggiunto.
Tra celebrazioni spirituali, la processione mariana aux flambeaux lungo l’Esplanade, la processione eucaristica in prateria che costeggia il fiume Gave, il rosario sotto la Grotta, il gesto dell’acqua ed eventi ludici come, ad esempio, l’esibizione di Eyma Scharen, la cantante che interpreta Bernadette Soubirous nel noto musical “Bernadette de Lourdes”, il racconto fedele della storia di Bernadette durante le apparizioni. Quando, sul palco, Eyma Scharen canta “Madame”, la commozione si diffonde in tutta la platea e lo spettacolare musical francese, dedicato alla santa dei Pirenei, arriverà in Italia a dicembre 2024.
Ed ancora, i videomessaggi della cantautrice Annalisa Minetti e della regina Giusy Versace, l’atleta paralimpica, oggi impegnata in politica, che ringrazia l’Unitalsi e ricorda come a Lourdes abbia imparato che aiutare gli altri aiuta principalmente se stessi. Dal 2006 infatti, un anno dopo il suo incredibile incidente d’auto, parte come volontaria. Quest’anno avrebbe voluto partecipare al pellegrinaggio, ma un ricovero urgente le ha impedito di esserci.
Grandi emozioni dunque vissute nel pellegrinaggio nazionale 2023 senza mai dimenticare che il cuore dell’Unitalsi sono i disabili, le persone in difficoltà, tutti coloro che la società considera gli ultimi. Papa Francesco, quando ha incontrato i volontari nel 2014, li ha esortati ad essere sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parole di conforto e abbraccio di tenerezza. Il pontefice ha affermato che i poveri in salute sono una ricchezza per la chiesa e gli unitalsiani, per la scelta fatta, hanno ricevuto il dono e l’impegno di raccogliere questa ricchezza, da valorizzare per la chiesa e per tutta la società.
Amelia Mazzitelli si soffermava spesso sulle difficoltà di una scelta che va contro le logiche mondane. E sulle orme della grande Amelia c’è adesso Vincenzo Trapani Lombardo, alla guida di Unitalsi calabrese accompagnato da don
Giovanni Battista Tillieci, da qualche mese nominato assistente spirituale della sezione.
Insieme a tutti i presidenti di sottosezione, ai volontari, agli amici con difficoltà, nel pellegrinaggio con Unitalsi si vive e si rinnova sempre la gioia del cammino, il gusto del servizio e la gratitudine per l’associazione che consente di compiere questo percorso.
Un altro importante appuntamento concluderà un anno fondamentale per il futuro dell’associazione, l’incontro con Papa Francesco in Aula Paolo VI, il prossimo 14 dicembre. Un’occasione unica per gli amici unitalsiani che potranno abbracciare e ringraziare il pontefice per il “coraggio, la speranza e l’amore che dona a chi cerca speranza”.
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