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Mai più Auschwitz

Quel che ora penso veramente è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso ‘sfida’ come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua ‘banalità’. Solo il bene è profondo e può essere radicale”.

Hannah Arendt (1906-1975), “La banalità del male

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Articolo 1 Legge 211 del 20 luglio 2000 : “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘ Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
Col termine Shoah, infatti, si intende soltanto il genocidio della popolazione ebraica d’Europa. Il Terzo Reich di Hitler estese poi lo sterminio a tutti coloro che ritenne “individui impuri”: omosessuali, avversari politici, Rom, zingari, testimoni di Geova, handicappati, prigionieri di guerra; popolazioni slave.
Le vittime del Nazismo (Nazionalsocialismo), del Fascismo e di quanti praticarono ed avallarono questo sterminio è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili e circa quattro milioni di prigionieri di guerra.
Il 27 gennaio 1945 l’avanzata delle truppe di liberazione in Polonia scoprì per primo lo sconvolgente campo di concentramento di Auschwitz, poi quelli di Birkenau e Monowitz. Le truppe sovietiche liberarono i pochi sopravvissuti. Altri campi di concentramento furono trovati a Majdanek Sobibór Treblinka…
Furono scoperti poi altri 45 campi di sterminio voluti e fatti costruire dal Terzo Reich durante l’occupazione nazista in Polonia.
Le vittime accertate della Shoah e dell’Olocausto furono oltre 17 milioni tra uomini, donne e bambini.

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