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Medjugorje come Fatima e Lourdes?

Intervista a Saraiva: Medjugorje come Fatima e Lourdes?

“Il Papa andrà a Fatima per toccare i problemi più urgenti di oggi, a partire dalla pace e dall’avvicinamento tra i popoli e le famiglie. È questo il suo pensiero fondamentale”. E ancora: “Chi crea polemiche sui segreti di Fatima si ferma a una lettura molto superficiale dell’evento straordinario di cui tutti siamo testimoni”. Sono questi i commenti del cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle cause dei santi, che dopo aver partecipato come “inviato speciale” al 24 ° Congresso Internazionale Mariologico tenutosi a Fatima nel settembre scorso nella prospettiva dell’inizio delle celebrazioni del centenario delle apparizioni mariane nella Cova da Iria 2017, racconta al FarodiRoma la ragione per cui il Papa dall’11 al 13 maggio prossimi si recherà sui luoghi delle apparizioni.

Il Papa – spiega il porporato – mi ha mandato in Portogallo come suo delegato straordinario. Si è discusso sulla storia, il messaggio e l’attualità. Ed è proprio su questo che conta la Chiesa: l’attualità delle apparizioni di Fatima. Davanti a un mondo lacerato da conflitti e divisioni il messaggio della Madonna apparsa ai tre pastorelli è estremamente attuale perché è un messaggio che non dovremmo dimenticare mai, non soltanto noi credenti ma anche coloro che non credono. Questo messaggio è una serie di appelli diretti all’uomo. È un appello alla fede: credere in Dio, credere nel Vangelo, questo la Madonna chiede ai pastorelli. Avere una fede vissuta, concreta ed esistenziale e non astratta e generica, comune, che non è fede. Poi c’è un secondo appello ed è quello alla conversone: la necessità che l’uomo si converta a Dio. Sappiamo bene che oggi c’è un dilagarsi della “non-credenza”, ci si allontana sempre più a Dio. Convertirsi a Dio suppone anche convertirsi ai fratelli, ai figli di Dio perché la conversione è una vicinanza di Dio e bisogna essere misericordiosi con i fratelli, aiutandoli indipendentemente dalla loro religione, nazionalità, posto che occupano nella società. Essere misericordiosi, parola tanto attuale in questo anno appena concluso.

Alla fede e alla conversione c’è anche un appello alla pace, oggi – come nel 1917 – più attuale che mai.

Esattamente. Mai come oggi il mondo e la Chiesa hanno bisogno di pace, viviamo ogni giorno questo dramma della guerra, dalle grandi alle piccole come le chiama il Papa. Già la Madonna di Fatima prima delle due guerre mondiali disse “pregate per la pace”. L’attualità di queste parole oggi è fortissima. Se oggi apparisse ripeterebbe senz’altro la stessa richiesta. Non di meno, c’è un quarto appello, ed è alla speranza: l’uomo di oggi ha bisogno di speranza, capire il perché della sua vita poiché spesso finisce per suicidarsi perché non ha riferimenti.

Negli ultimi mesi si è tornati a discutere sui segreti di Fatima come se tutto si concentrasse in quello che la Chiesa non ha ancora svelato al mondo. Lei cosa ne pensa?

Si tratta di un’interpretazione molto superficiale dell’evento di Fatima. Spesso ci si concentra sui misteri che aleggiano intorno ai segreti mettendo ai margini questi stessi contenuti su cui il Papa focalizzerà i suoi interventi. La Madonna è apparsa per parlare all’umanità, cercando di fornire un modo per risolvere i problemi di oggi.

Eminenza, il Papa si recherà a Fatima nel maggio 2017, a che punto è il processo di beatificazione di suor Lucia?

Il processo di Lucia è iniziato nel 2008 quando ero prefetto della Congregazione dei santi e ho chiesto al Papa di iniziare subito l’iter. Secondo il regolamento della Santa Sede bisogna aspettare 5 anni dopo la morte ma ne erano ancora passati 2 e allora ho chiesto al Pontefice la dispensa degli anni che mancavano e lui è stato molto accogliente verso la mia richiesta e verso la Chiesa portoghese. Mi sono recato a Coimbra per annunciare l’inizio della fase diocesana locale, e tutto ha avuto inizio. Non si è perso tempo. Non è ancora arrivato a Roma oggi, perché? Bisogna tenere a mente una cosa: la causa di suor Lucia è una causa speciale perché c’è una documentazione sterminata e tutti i documenti vanno letti, studiati severamente. Ecco la ragione per cui il processo va a rilento. Finirà però tra non molto.

Cosa rappresenta suor Lucia nella cristianità di oggi?

È senz’altro una figura importante per la Chiesa portoghese ma non soltanto. Fatima è in Portogallo ma ha una dimensione universale, come Lourdes. Lourdes e Fatima sono i due centri mariani della Chiesa universale e il mondo ha gli occhi fissi su queste realtà, tutto il mondo aspetta con ansia la beatificazione di suor Lucia. Se sarà beatificata poi potrebbero essere canonizzati assieme i tre pastorelli. Qualche tempo fa c’era l’ipotesi che ciò avrebbe potuto compiersi nel centenario. Ma non sarà possibile.

Lei ha conosciuto suor Lucia, quale è il suo ricordo?

Lucia la incontravo ogni anno in estate quando andavo in Portogallo. Andavo a trovarla a Coimbra per la festa della Madonna in agosto. Si è creato tra noi un rapporto molto bello, era una persona di buon umore e molte volte aveva delle uscite molto interessanti: una volta eravamo seduti in cerchio e accanto a me c’era una sedia vuota e io scherzando ho detto “suor Lucia, venga qui accanto a me c’è una sedia vuota” e lei mi ha raggiunto dicendomi: “eminenza mi ha fatto sua segretaria?”. Molto umana. Gli ultimi anni usava come il Papa il bastone e le ho detto di scambiare con il Santo Padre i loro bastoni: “lo scambio non può accadere nello stesso momento – mi ha risposto – se questo avvenisse come potremmo sorreggerci ancora?”. I santi sono tutti così molto umani, molto di buon umore.

Rispetto a Fatima e Lourdes c’è un altro centro mariano in Europa, ed è Medjugorje ancora non riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa, perché?

Tutti sappiamo che lì vanno moltissimi pellegrini, è una cosa bellissima: c’è una commissione nominata dal Papa che sta esaminando i fenomeni. Ma come è avvenuto a Fatima allora. Il Papa si aspetta che quella commissione arrivi a una conclusione. Bisogna stare attenti nel modo di parlarne. La situazione è diversa: mentre Fatima e Lourdes sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, Medjugorje ancora no. Se un giorno sarà approvata allora saranno allo stesso livello.

Alessandro Notarnicola per farodiroma.it

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