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Messaggio di Papa Francesco a pellegrini Lourdes

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Il messaggio di Papa Francesco per i pellegrini Unitalsi a Lourdes

In occasione del Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi, Papa Francesco ha voluto indirizzare un saluto ai pellegrini presenti a Lourdes. Il messaggio del pontefice è stato letto dal Presidente Nazionale Unitalsi, Antonio Diella. In allegato, l’originale inviato all’Unitalsi dalla Santa Sede.

Nell’occasione, Antonio Diella ha indirizzato il suo pensiero conclusivo ai pellegrini presenti a Lourdes. «Troveremo, nell’amore alla Vergine, lo slancio per continuare questa nostra vita. Abbiamo vissuto un grande Pellegrinaggio Nazionale, semplice e fraterno. Perché il nostro obiettivo era questo: trovare, nell’amore a Maria e a suo Figlio, la forza – io, voi, tutti, tutta l’Unitalsi – e la ragione per continuare questo cammino. Abbiamo bisogno di gente convinta che condivida questa storia, che sappia donare la propria vita per questa straordinaria esperienza che è l’Unitalsi. Questa Unitalsi. Che sappia piangere di delusione per amore, quando non viene apprezzato, ma sappia fare delle sue lacrime non un motivo di divisione, ma l‘acqua di fonte per far crescere la pianta profumata della speranza di un futuro associativo più consapevole. Tornate a casa, amici miei unitalsiani, con il cuore pieno di gioia. Cercate i poveri, cercate i malati, cercate gli ultimi, cercate gli invisibili. Per condividere con loro questo straordinario pellegrinaggio che è la vita. Ripetete a tutti la bellezza di essere pellegrini a Lourdes con l’Unitalsi. Raccontate la gioia di Dio. Raccontate quale grande felicità è vivere davvero l’Unitalsi, quale grande felicità è Lourdes, quale grande felicità è l’amore di Dio. Raccontate a tutti, con linguaggio di pace e opere di perdono, la bellezza di una vita intera donata agli ultimi. Buon ritorno a casa a tutti e grazie».

Queste, invece, le parole del Card. Comastri rivolte ai presenti alla fiaccolata: “« Tante volte in questi giorni, il nostro pensiero è andato a Madre Teresa di Calcutta, il foulard che portate è un richiamo a a Madre Teresa di Calcutta. Una volta, mi disse: “Dove c’è amore, già si sente la melodia del Paradiso”. E l’abbiamo provato in questi giorni. Giorni meravigliosi in cui abbiamo sentito veramente la melodia del Paradiso. Stasera, in questa processione, pensavo: “Quando c’è buio, basta la candela accesa per vincerlo”. Oggi, nel mondo c’è tanto buio. C’è il buio della violenza, teniamo accesa la lampada dell’amore. Nel mondo c’è il buio dell’orgoglio – e ce n’è tanto di orgoglio -, teniamo accesa la lampada dell’umiltà. Nel mondo c’è il buio dell’egoismo – e ce n’è tanto di egoismo -, teniamo accesa la lampada della generosità. Nel mondo c’è il buio dell’indifferenza – e ve ne accorgete ogni giorno, per le strade -, teniamo accesa la lampada della Misericordia. Come le abbiamo tenute accese in questi giorni. Ed è stato bello, meraviglioso. Nel mondo c’è tanto buio. Quando spegneremo le nostre candele, ricordiamoci che noi siamo veramente la lampada accesa. Non spegniamola mai. Mandiamo luce. Sempre, dovunque andrete. Per questo, rivolgo, per intercessione di Maria, per intercessione di Santa Bernadette, per intercessione di Santa Teresa di Calcutta, la più grande benedizione su di voi. Perché voi la portiate dovunque andiate »

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