Ostello intitolato a Luciano Ferraris
L’Ostello della Gioventù intitolato a Luciano Ferraris
Fecci: “Ferraris è stato un grande educatore e il suo pensiero è ancora attuale”.
Verrà intitolato a Luciano Ferraris, il fondatore della Comunità italiana Notre Dame de Lourdes – Foulards Blancs, l’Ostello della Gioventù di via San Leonardo 86. Un’intitolazione non casuale: una struttura rivolta particolarmente ai giovani, tradizionali frequentatori degli ostelli, viene dedicata a un uomo che per tutta la vita fu un grandissimo educatore, dentro e fuori lo scoutismo.
Realizzato dal Comune di Parma e inaugurato nella primavera del 2007, l’Ostello della Gioventù è gestito per conto del Comune da Auroradomus (società del Gruppo Colser-Auroradomus) e A.I.G. (Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù).
Dispone di 20 camere, per un totale di 83 posti letto e di ampie sale comuni, destinate a vari utilizzi, luoghi di incontro per gli ospiti provenienti da diversi Paesi.
L’Ostello della Gioventù di Parma nasce per essere un luogo di accoglienza e promozione dell’arte e della cultura del territorio della città e un punto d’incontro per persone di differenti provenienze e culture.
Luciano Ferraris: una vita di servizio
Luciano Ferraris nasce a Torino il 18 settembre 1914 e muore l’8 giugno 1989.
Fin da ragazzo frequenta l’Opera dei Salesiani di don Bosco, impegnandosi nell’animazione degli scout che frequentano l’oratorio, assimilando i valori e lo spirito dell’apostolato dei salesiani.
Dopo aver conseguito il diploma tecnico, inizia la sua attività professionale come disegnatore alla Fiat. Partecipa alla seconda guerra mondiale come sotto ufficiale dell’Aeronautica.
Nel 1945 è promotore della rinascita dello scoutismo, ricostituendo alcuni gruppi scout presso gli oratori dei salesiani, con mezzi poverissimi, ma con la voglia di ricostruire esperienze positive per i giovani che uscivano dall’esperienza della guerra.
La sua capacità di entrare subito in empatia con le sofferenze degli altri lo rende presto precursore autonomo e convinto della terapia del sorriso e del servizio ai più deboli.
Nel 1952 Luciano Ferraris, collegandosi all’Unitalsi, scopre la ricchezza di esperienze educative che può trasmettere nel servizio agli ammalati a Lourdes, e da allora cerca di iniziare o concludere le routes coinvolgendo gli scout in questa impresa.
Proprio in un pellegrinaggio aveva conosciuto i Foulards Blancs francesi: l’esperienza lo aveva entusiasmato. Così, con l’apporto determinate del sacerdote don Dusan Stefani, riuscì nel 1958 a far nascere anche in Italia l’esperienza del servizio scout agli ammalati che in pochi anni vide migliaia di giovani sui treni dell’Unitalsi e dell’Oftal prestare servizio a chi era costretto a vivere nella sofferenza.
Per quasi trent’anni partecipò in prima persona all’animazione e alla direzione dei pellegrinaggi nazionale a Lourdes e a Loreto, ricoprendo per novi anni il ruolo di responsabile nazionale.
Quando nel 1979 la comunità Foulard Bianchi fu in grado di camminare da sola, tornò a rivolgere a tempo pieno le sue attenzioni e le sue energie inesauribili ad altre mete sempre nell’ambito dell’educazione/animazione e del servizio agli emarginati.
Diresse per diversi anni corsi per capi educatori di espressione e di animazione, seguiti da una serie di libri sull’argomento.
Le dichiarazioni
“Questo è un luogo dal quale partire per conoscere Parma, ma è anche e soprattutto un luogo di ospitalità, passaggio e incontro fra culture diverse”, spiega l’assessore al Benessere e alla creatività giovanile, Lorenzo Lasagna, che aggiunge: “La storia di Ferraris testimonia la necessità, avvertita da ciascuno di noi, di dedicarsi ai bisogni degli altri”.
“Ferraris è stato un grande educatore e il suo pensiero è ancora attuale, perché i ragazzi hanno bisogno di credere nei valori positivi della convivenza civile e del rispetto delle regole”, aggiunge l’assessore alla Toponomastica, Fabio Fecci.
“I valori legati allo scoutismo sono valori fondanti per tutta la nostra comunità, ed è per questo che l’Amministrazione ha già intitolato molte strade agli scout”, conclude Ferdinando Sandroni, delegato del sindaco all’Associazionismo e alla Cooperazione internazionale.
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