Pellegrinaggi a Lourdes, arrivano i bus di Unitalsi
Presentati a Milano i nuovi mezzi per i pellegrinaggi: “I treni impiegano fino a 30 ore. Con il pullman il viaggio durerà solo 12 ore
I prossimi pellegrinaggi dell’Unitalsi Lombarda a Lourdes potranno essere effettuati con i “pullman bianchi”. Questa mattina alla Stazione San Cristoforo di Milano, il tradizionale punto di partenza dei treni bianchi – convogli speciali dotati di una carrozza chiamata attrezzato per le barelle – sono stati presentati ai presidenti delle diverse sottosezioni lombarde due nuovi mezzi su gomma.
Come spiega il presidente di Unitalsi Lombarda la scelta di abbandonare la tradizione -l’Unitalsi da 113 anni ha eletto il treno a suo mezzo di trasporto
privilegiato – nasce dal fatto che «oggi viaggiare in treno si fa sempre più difficile, soprattutto per la durata del viaggio. Abbiamo avuto treni che hanno impiegato fino a 30 ore tra Milano e Lourdes, quando nel 1973 il viaggio durava solo 15 ore. Con il pullman il viaggio durerà invece 12 ore, si viaggerà di notte così su un pellegrinaggio di 4 giorni si potrà guadagnare un’intera giornata a Lourdes». Una scelta dettata anche dalla volontà di andare incontro alle necessità dei pellegrini e in particolare di quelli malati o con problemi di deambulazione «le persone si stancano troppo».
C’è anche un altro aspetto, da non trascurare in questi periodi di crisi economica. «Ormai il costo del treno è quello dell’aereo sono molto vicini, mentre con il pullman i nostri malati pagheranno solo 400 euro l’intero pellegrinaggi, per i nostri volontari il costo del viaggio e della permanenza sarà di 425 euro». Un addio ai treni? «No -assicura Vittore De Carli -il nostro vuole essere un incentivo alle ferrovie, uno sprone a migliorare il servizio nei confronti dei treni speciali. Da tutta Italia le Fs ogni anno facevano viaggiare 120 treni bianchi».
Nel piazzale dello scalo i presidenti delle sottosezioni locali hanno visitato è provato i due bus attrezzati con le barelle o ad accogliere le persone che si muovono in carrozzina. Ogni bus dell’Agenzia Vita può portare fino a 10 barelle o 13 carrozzine. Di base sono pullman da 58 posti che vengono però modificati, togliendo dei sedili e riducendo il numero delle persone trasportate e dotati di un elevatore. Anche alcune persone con disabilità hanno voluto testare questo nuovo modo di viaggiare. «Molto innovativo avere un pullman così per i viaggi, ho visto anche i servizi igienici e sono molto ampi» ha osservato Carlo Buzzetti di Varese. «Ho provato a sedermi sulle poltrone sono molto comode» rimarca Michele De Santis. Entrambi negli ultimi anni avevano partecipato ai pellegrinaggi in aereo «ma l’imbarco è molto complicato, qui invece è più semplice» spiegano.
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Avete scoperto d’acqua calda ci sono pellegrinaggi che vanno a Medjugorje con i pullman come o vostri si viaggia bene e le persone non spendono cifre esagerate!
Serve un volontario come autista ?( zona Romagna )
Se si vogliono incentivare i pellegrinaggi quello dei bus sarà la strada da percorrere,è evidente ed è inutile negarlo come molti dirigenti si ostinano a fare. Oltre al vantaggio economico che di questi tempi non guasta si potrebbero mettere a tacere anche le critiche (giuste) sul perché stenta “inspiegabilmente” a decollare il pellegrinaggio con il bus.