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Programma 2009 Unitalsi Benevento

Benevento, Unitalsi: i programmi dell’associazione per il 2009

Foto www.unitalsi.it
Foto www.unitalsi.it

Nostro servizio – L’associazione umanitaria Unitalsi di Benevento ha come primo obiettivo quello di rendere più semplice la vita dei disabili. Si è da poco concluso il ciclo di iniziative e progetti per il 2008. “Ogni anno – dichiara la segretaria Bruna Repola – vengono organizzate attività in cui possono essere coinvolti tutti i nostri soci. La principale, tra queste, è senz’altro il pellegrinaggio a Lourdes che è, da sempre, la principale prerogativa dell’Unitalsi. Quest’anno avrà inizio il 25 aprile e si concluderà il 1° maggio. I disabili potranno viaggiare esclusivamente in treno. A prendersi cura di loro saranno i volontari barellieri e sorelle d’assistenza”.

Tutto il 2009 vedrà comunque l’associazione impegnata in diversi campi. Prima iniziativa dell’anno, infatti, è stato l’evento tenutosi al Palatedeschi di Benevento il 10 gennaio. “Protagonisti della giornata – sottolinea Repola – scuole di danza locali dirette da Saveria Cotroneo e famosi artisti internazionali”. Presenti Antonella Ruggiero, Ivana Spagna, Giuliana Danzè, Enzo Gragnaniello e il Canzoniere della ritta e della manca. Il ricavato di quest’iniziativa è stato devoluto a favore delle attività dell’associazione.

Verrà poi organizzata una prima festa in occasione del carnevale, i cui dettagli sono ancora da definire. Seguiranno incontri di fraternità con le varie realtà della provincia beneventana e la Giornata Nazionale Unitalsi il 28 e il 29 marzo. In questa occasione verranno venduti bonsai di ulivo.

“Anche durante la stagione estiva – aggiunge Repola – non abbandoniamo i nostri malati. Infatti, ogni anno, viene organizzata per loro una vacanza al mare in strutture idonee alle loro esigenze”.

Nel periodo natalizio ci sarà un pranzo di buon augurio a cui parteciperanno tutti i soci e le loro famiglie. Inoltre, sarà organizzata una mostra di presepi con annesso mercatino di manufatti creati anche dagli stessi disabili. 

“Abbiamo poi – conclude – 8 unità di servizio civile. I ragazzi che ne fanno parte si recano presso le case degli ammalati per aiutarli nel quotidiano”.

Elvira Possemato

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