Comunicazioni

11 febbraio 2009: XVII giornata mondiale del malato

Papa Benedetto XVI, il Cardinal Comastri e il Cardinal Barragan  a San Pietro celebrano l’11 febbraio insieme all’Unitalsi.

Educare alla salute, educare alla vita”, è il sussidio di riflessione scelto per la Giornata Mondiale istituita nel 1993 da Giovanni Paolo II: l’11 febbraio, anniversario delle apparizioni della Vergine a Bernadette Soubirous. La Presidenza Nazionale Unitalsi, come tradizione per la ricorrenza, accoglierà mercoledì 11 febbraio alle ore 14,00 ammalati, disabili e volontari Unitalsi nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
Ad attenderli ci saranno il Vicario Generale di Sua Santità, il Cardinale Angelo COMASTRI, il Presidente del Pontificio Consiglio, il Cardinale Javier LOZANO BARRAGAN, l’Arcivescovo Luigi MORETTI assistente nazionale e il Presidente della sottosezione di Roma, Alessandro PINNA. L’arciprete della basilica vaticana, il Cardinale COMASTRI  alle ore 15,30 reciterà insieme all’Unitalsi il Santo Rosario. Alle 16,30 sarà il Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari per la Pastorale della Salute, il Cardinale BARRAGAN a concelebrare la funzione eucaristica, mentre alle 18,00 Sua Santità Papa BENEDETTO XVI saluterà in Basilica tutta l’Unitalsi.

MONSIGNOR MORETTI: “LA SALUTE NON E’ SOLO QUELLA FISICA”.

Sul tema della giornata mondiale del malato si è soffermato il Vicegerente di Roma e Assistente Ecclesiastico Nazionale Unitalsi, Monsignor Luigi MORETTI: “La salute non è solo quella fisica, quella che riguarda strettamente il perfetto funzionamento dei nostri organi ed apparati – afferma Monsignor Moretti – la salute non è solo l’assenza della malattia, è qualcosa di più ed è facile per ciascuno di noi fare esperienza personale di questa realtà. Quando si perde la voglia di vivere – continua Moretti – quando si è soli, schiacciati da una vita non gradita, non desiderata che porta sofferenze nello spirito, avere il corpo in salute non basta, anzi, questo si ammala con più facilità.
 Allora il compito nostro – e l’invito che ci rivolge il Santo Padre – è quello di educare alla salute sotto tutti gli aspetti. Noi unitalsiani, con la nostra vita al servizio degli altri, testimoniamo e quindi educhiamo alla salute, alla salute completa, fondata sul rispetto del proprio corpo e della vita, sul dono, sulla fiducia e sulla speranza.
Anche queste sono medicine autentiche ed efficaci.

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Un commento

  1. Rngrazio Dio di tutto il bene che sta dandomi, anche se in alcuni momenti della mia vita, ho tremato per non sapere come tirare avanti, per questo un amio in particolare che non sapevo di avere, Umberto, mi ha dimostrato cosa vuol dire essere vicino.
    Grazie a tutti voi
    giorgio

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