Francesco ai piccoli della terra: siete il tesoro della Chiesa
Videomessaggio di Papa Francesco ai pellegrini dell’Associaizone Fratello, riuniti a Lourdes per la Terza Giornata Mondiale dei Poveri
Emanuela Campanile – Città del Vaticano
Le parole di Papa Francesco rivolte ai pellegrini dell’Associazione Fratello, riuniti a Lourdes per la Terza Giornata Mondiale dei Poveri, esprimono tutto il suo amore per i più piccoli della terra. “Fratelli e sorelle – dice il Pontefice nel videomessaggio – ho bisogno di voi, di ognuno di voi. Siate consapevoli che Dio vi ama. Dio ascolta in particolare la vostra preghiera”. In un mondo sofferente, “la preghiera dei poveri commuove il Signore”, prosegue Francesco, che intende consolare questi suoi fratelli. Questi suoi figli, “tesoro della Chiesa”:
“ Voi che siete piccoli, siete poveri, fragili, siete il tesoro della Chiesa. Siete nel cuore del Papa, nel cuore di Maria, nel cuore di Dio. Ogni volta che la vostra vita è stata calpestata, maltrattata, offesa, è Gesù che è stato calpestato, maltrattato, offeso ”
L’associazione Fratello
Fratello è un’associazione francese composta da laici impegnati nella Chiesa, all’origine coinvolti in un grande pellegrinaggio che ha portato a Roma nel 2014 e nel novembre 2016 alcune migliaia di persone che hanno la strada come casa. Dopo averli incontrati in udienza, Papa Francesco ha dichiarato una nuova giornata mondiale: quella dei poveri.
Tornare alla sorgente
Le parole che Francesco affida al videomessaggio vogliono essere balsamo sulle ferite di chi è ai piedi della croce:
Ogni volta che la vostra vita è stata calpestata, maltrattata, offesa, è Gesù che è stato calpestato, maltrattato, offeso. Oggi, il Papa vuole consolarvi, cerca di darvi una consolazione, dirvi che vi ama e invitarvi a tornare alla sorgente.
La preghiera e i sacramenti
Ma per tornare alla sorgente e ritornare a Dio, due sono le vie maestre da percorrere. La prima è la preghiera, attraverso la quale, spiega il Pontefice, si riceve Maria, “la porta della Chiesa che è spalancata”, e al cui fianco ci si può “rannicchiare”:
Pregate: E per questo, ricevete Maria dentro di voi, rannicchiatevi addosso a lei. Lei è la porta della Chiesa che è spalancata. Lei ha accolto interamente lo Spirito Santo. Lei ci dona Gesù e ci conduce a Lui.
Il secondo passo sono i sacramenti, “doni” li definisce Francesco, attraverso i quali Dio guarisce e mostra la sua tenerezza:
Volete essere cristiani? Chiedete il battesimo. Vi invito a scoprire in modo speciale la confessione, il sacramento del perdono in cui Dio ci mostra la sua tenerezza e ci libera. Vivete l’Eucaristia per accogliere Dio stesso nel vostro corpo e nella vostra anima. Egli vi dà la fede e la gioia. Vivete anche il sacramento dell’unzione dei malati, così prezioso per quelli di voi che sono feriti nel corpo o nella mente.
L’amore salva il mondo
Al termine, e nella certezza che l’amore salva il mondo e che Dio vuole salvarlo attraverso ognuno di noi, il Papa lancia a chi lo ascolta un altro invito. Impegnativo, certo, ma capace di diffondere proprio quell’amore in grado di strapparci dal giogo della morte:
Infine, quando rientrerete, non andate via come siete venuti. Rientrate con la speranza, siate testimoni dell’amore di Dio intorno a voi. Raccontate al mondo qual è il vostro tesoro: “Gesù”. Andate con Maria, perché vi faccia apostoli della tenerezza di Dio. Il Papa vi ama e confida in voi.
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