Il “segno” delle Sacre spine

1Il prodigio si è verificato puntuale, clamoroso e indiscutibile
Immortalato da foto, filmati e riprese televisive macro e in alta definizione, documenti “fisici” che non possono subire suggestioni

Di Renzo Allegri

Il 23 marzo ho pubblicato, su “Il Faustino”, un articoletto dal titolo “La profezia delle Sacre Spine”. Scrivevo di un fatto misterioso, razionalmente inspiegabile, ma dai profondi significati spirituali, che, secondo una antica tradizione, avrebbe potuto verificarsi due giorni dopo, il 25 marzo. E in effetti, poi, puntualmente si è verificato, richiamando grande interesse, grande curiosità, anche sui giornali e alla televisione. E le Poste hanno dedicato all’evento un francobollo.

L’antica tradizione, cui mi riferivo, sostiene che quando il Venerdì Santo cade il 25 marzo, sulla terra si scatena una energia potente in grado di provocare misteriosi sconvolgimenti. E questo perché le due ricorrenze, Venerdì Santo e 25 marzo, riguardano due momenti fondamentali della vita di Gesù: la morte in croce e il concepimento, annunciato a Maria dall’Angelo Gabriele. L’inizio, quindi, e la fine della vita di Gesù in questo nostro mondo. Principio e fine dell’evento più stupefacente che si possa immaginare, accaduto nella storia dell’Universo.

La Pasqua viene celebrata anche in ambito cattolico seguendo il ciclo lunare, come facevano gli ebrei, ed è quindi una data “mobile” all’interno del nostro calendario fisso. E con essa sono “mobili” le altre ricorrenze religiose che hanno a che fare con la Pasqua. Mentre, invece, l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, che accetta di diventare la Madre del “Figlio di Dio”, è fissata, dalla liturgia cattolica, al 25 marzo, nove mesi prima del Natale. E quel “Sì” di accettazione di Maria, segna l’inizio della vita terrena di Gesù, il suo concepimento.

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La possibilità che le due ricorrenze coincidano nello stesso giorno, è rarissima. Nel secolo scorso è accaduto nel 1910, nel 1921 e nel 1932. In questo secolo, nel 2005 e nel 2016. La prossima coincidenza si verificherà nel 2157, cioè tra 141 anni.

In quel mio scritto avevo evidenziato uno dei “segni” più conosciuti che, lungo il corso dei secoli, sono stati osservati quando le due ricorrenze coincisero, e riguarda alcune reliquie della Passione e Morte di Cristo, in particolare le spine che, sempre secondo la tradizione, appartennero alla “Corona” che venne posta sul capo di Gesù durante il processo della sua condanna a morte.

Quella Corona fu oggetto di venerazione fin dai primi secoli del Cristianesimo. E poi, con il passare degli anni, sempre a scopo di venerazione, venne smembrata in piccole reliquie che furono disperse in giro per il mondo. Alcune sono conservate anche in chiese italiane. Due in particolare mostrano segni prodigiosi quando il Venerdì Santo cade il 25 marzo. Una è conservata nella cattedrale di Andria e l’altra nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco in provincia di Bergamo. Quando si verifica la coincidenza delle due date, quelle spine soffrono, si animano come se fossero vive, si coprono di stille rossastre che sembrano gocce di sangue. Un fenomeno che la gente indica con una delicatissima parola poetica: “fioritura”.

Io ho scritto quell’articolo su “Il Faustino” tre giorni prima dell’evento. Ricordavo la storia della reliquia e le manifestazioni del passato. Nel 1932 i mutamenti apparsi sulla Sacra Spina conservata a San Giovanni Bianco furono così clamorosi da richiamare, in una settimana, 200 mila visitatori.
Nel passato, il fenomeno dei mutamenti veniva osservato a occhio nudo e con poveri strumenti. Ma con il progresso scientifico si è ricorsi a mezzi tecnici sempre più sofisticati.

Nel 2005, i Vescovi della rispettive diocesi, Andria e Bergamo, formarono delle commissioni di esperti in vari settori, incaricandole di monitorare le reliquie. A San Giovanni Bianco il fenomeno si verificò in ritardo sulla data e in modo contenuto. Mentre fu clamoroso ad Andria, dove per volere del vescovo erano stati istallati anche mega schermi nelle piazze adiacenti la Cattedrale in modo che il fenomeno potesse essere seguito anche dalla gente. In quell’occasione, il vescovo, monsignor Raffaele Calabro, scrisse: “<<Io stesso sono stato testimone oculare del momento più sconvolgente, che è durato più di tre ore, quello dell’’ “accartocciamento” (per usare un termine popolare) della Sacra Spina, quasi fosse non una spina normale, ma uno stelo vegetale percorso da una potenza misteriosa, simile a un piccolo “sisma”>>.

Francobollo sacra spinaAlla luce di quanto era accaduto nel 2005, nelle settimane che precedettero il 25 marzo scorso l’attesa era evidentemente forte. Spasmodica ed entusiastica ad Andria; contenuta e quasi silenziosa a San Giovanni Bianco, dove pesava la debole manifestazione del 2005. Ma in tutte e due le diocesi, i rispettivi vescovi hanno nominato Commissioni di esperti e allestito impianti di osservazione scientifica. E il 25 marzo, il fenomeno si è puntualmente manifestato, tra il tripudio e la commozione dei fedeli. E questa volta in modo eclatante soprattutto a San Giovanni Bianco.

Il Vescovo di Andria, monsignor Raffaele Calabro, ha dato l’annuncio alle 17.30 del 25 marzo, quando il prodigio era in corso. “In questa circostanza ho il piacere di annunciare a voi tutti in maniera solenne che il miracolo ha avuto inizio”, ha affermato davanti alla folla che gremiva la cattedrale. Mentre il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha atteso il giorno successivo per rendere pubblico il suo giudizio: “Con grande gioia posso annunciare che il segno si è manifestato”.

La gioia dei fedeli è continuata nei giorni successivi e sta continuando ancora. Mi sono recato a San Giovanni Bianco in un giorno feriale, otto giorno dopo che si era manifestato il prodigio, e alle undici del mattino la chiesa era zeppa di gente in preghiera. Il 3 aprile, a San Giovanni Bianco si è tenuto una processione cui hanno partecipato oltre 5000 devoti e giovedì 7 aprile la Rai ha programmato un collegamento diretto con la trasmissione “Uno mattina”.

Processione Sacra SpinaLo stesso entusiasmo e afflusso di pellegrini si è avuto e si continua a riscontrare ad Andria. Per ricordare quell’evento, le Poste Italiane hanno emesso un francobollo da 0.95 euro, sul quale oltre alla data 25 marzo 2016 si vede il grafico della Regione Puglia e del reliquiario contenente la Sacra Spina.

Certo, il fatto ha suscitato anche discussioni critiche. E’ evidente che i non credenti ritengano che tutto sia falso, ridicolo, inventato. Ma sono parole al vento perché il fatto è stato filmato, fotografato, ripreso della telecamere con obiettivi macro e di alta definizione, e gli strumenti meccanici non vanno soggetti a suggestioni di nessun genere. I non credenti potranno fare ipotesi sul “perché” un evento del genere si è manifestato, e “quale” possa essere il suo preciso significato, ma non è possibile metterne in dubbio la reale manifestazione.

Renzo Allegri

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