11/09/2020 Messaggio del rettore di #Lourdes
Messaggio di Monsignor Olivier Ribadeau Dumas, Rettore del Santuario di Nostra Signora di Lourdes ai direttori di pellegrinaggi e presidenti delle Hospitalités
Cari amici,
L’estate sta giungendo al suo termine e vorrei offrirvi alcune notizie riguardanti il santuario di Lourdes e parlare con voi del futuro.
Dalla riapertura del santuario, la sua frequentazione è cresciuta settimana dopo settimana. Ogni giorno abbiamo all’incirca 15.000 entrate in media, con delle punte più importanti durante gli week-end. Sono profondamente contento della presenza delle delegazioni delle diocesi francesi e italiane, in particolare coloro che vengono in pellegrinaggio. Sono poco numerosi, ma rappresentano una pietra miliare per permettere, quanto prima, quel magnifico giro di pellegrinaggi. La trasmissione mediante le televisioni e i social network di molte messe o di rosari ha permesso a molti di essere uniti a Lourdes.
Molti di quelli che entrano oggi in santuario, sono dei visitatori o dei pellegrini individuali. Potete ben immaginare la sfida che questo rappresenta per accoglierli e per permettere loro di approfittare della grazia di questo luogo, quando vi si resta solo qualche ora. Facciamo del nostro meglio, aiutati dagli hospitaliers, dai volontari e dalle comunità religiose. Che tutti siano immensamente ringraziati per la loro disponibilità e la loro dedizione.
Cerchiamo di far vivere la grazia di Lourdes attraverso tutti i canali possibili e la giornata del 16 luglio, anniversario dell’ultima apparizione, è stato un momento forte con Lourdes United, il primo pellegrinaggio mondiale digitale. Mi pare che, quell’intera giornata e nel pomeriggio quella lunga diretta televisiva, abbiano concorso ad accrescere la notorietà di Lourdes e a permettere agli uni e agli altri di sentirsi in comunione ovunque nel mondo.
Ho già avuto l’occasione di ripeterlo più volte in questi ultimi mesi: i pellegrini hanno bisogno di Lourdes e Lourdes ha bisogno dei pellegrini. Voglio dirvi con convinzione che è possibile venire a Lourdes in totale sicurezza. Le misure adottate per fronteggiare l’epidemia del coronavirus sono molto precise. Siamo molto attenti e lavoriamo in stretta collaborazione con le autorità prefettizie e sanitarie. È possibile anche venire in santuario con le persone malate. Alcuni pellegrinaggi l’hanno fatto e hanno così vissuto una bella esperienza. Forse questa crisi può essere l’occasione per ripensare alle persone che noi abitualmente accompagniamo in pellegrinaggio: non dovremmo forse proporre a delle persone diversamente abili non necessariamente vulnerabili, a dei malati psichici che hanno il loro posto a Lourdes, di unirsi ai nostri gruppi? Tutto ciò ci invita a riflettere a nuovi costi in termini di accoglienza, regolamentazione e proposte, ma, nello stesso tempo, può essere una risorsa importante di rinnovamento.
Con voi, naturalmente mi auguro che i pellegrinaggi riprendano il più presto possibile. Non posso prevedere come sarà il 2021. Tempo fa ci avete inviato alcune cifre. Per noi è importante avere un’idea di ciò che a tutt’oggi state pianificando. Per questo, chiameremo ciascuno di voi telefonicamente per discutere i vostri progetti, alfine di prepararci per accogliervi nel miglior modo possibile con la flessibilità e l’adattamento necessari.
Desidero ugualmente, con qualche altro cappellano e componente della comunità di lavoro, di potervi incontrare nei mesi che seguiranno. Troveremo insieme il modo migliore per farlo. Prima delle giornate di febbraio che, ve lo ricordo avranno luogo dall’11 al 13, mi sembra importante ascoltarvi e raccogliere le vostre impressioni e i vostri suggerimenti, condividendo con voi alcune convinzioni che mi animano insieme a quelli che sono attorno a me.
Nell’attesa di rivedervi, vi confermo la mia preghiera per voi alla grotta di Massabielle ove Maria vi attende
Molto cordialmente.
Mons. Olivier Ribadeau Dumas
Rettore del Santuario Nostra Signora di Lourdes
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