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Chiuso il 23.mo Congresso dei medici cattolici

Si è concluso a Lourdes il XXIII congresso mondiale della Fiamc che raccoglie al proprio interno più di 70 associazioni di medici cattolici nazionali. La quattro-giorni di lavori si è tenuta all’interno della Basilica Santa Bernadette del Santuario transalpino. Un congresso-pellegrinaggio, come ha voluto ricordare il presidente della Fiamc, José Maria Simon-Castellvi, tracciando un bilancio dei lavori. Un congresso arricchito dall’arrivo del messaggio di Benedetto XVI cui a breve seguirà una lettera dei medici cattolici mondiali che informeranno il Pontefice rispetto alle tematiche trattate. Questo congresso della Fiamc si è distinto rispetto ai precedenti proprio per l’urgenza manifestata dai medici cattolici di organizzare un congresso-pellegrinaggio che li portasse ai piedi della Vergine. Un’urgenza che la Fiamc sente particolarmente è la formazione dei giovani medici cattolici, che desiderano intraprendere la professione di ginecologi. In molti Paesi, si riscontra la difficoltà di accoglienza dell’obiezione di coscienza. Per il presidente Simon-Castellvi dare la morte a qualcuno non è compito del medico. E quindi di conseguenza questo non dovrebbe essere un atto che richiede obiezione. Per i medici cattolici occorre ribadire come la formazione dei ginecologi nel rispetto del proprio credo è un diritto democratico da tutelare. L’obiezione di coscienza è un tema non nuovo per la Fiamc, in quanto era stato trattato in un apposito workshop a Roma nel 2001. Per i medici cattolici di tutto il mondo è quindi priorità assoluta la maternità. La Fiamc ha voluto ribadire il legame sempre più stretto che le singole associazioni di medici cattolici nazionali hanno con i vescovi diocesani e le Conferenze episcopali, il tutto suggellato da sempre più crescenti e concreti segni di collaborazione. L’insegnamento di Lourdes per i medici cattolici confluiti da tutto il mondo è il richiamo alla misericordia, all’amore di Dio verso gli ultimi, in particolare i malati serviti quotidianamente dagli operatori sanitari. A margine del congresso della Fiamc, è stato consegnato il premio “Scienza e vita” a mons. Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, che raccoglie al suo interno diversi Premi Nobel. (A cura di Edoardo Caprino)

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