Ministero della Salute scrive ad Unitalsi
“LAVORARE PER SOLIDARIETÀ TRA GENERAZIONI E CLASSI SOCIALI”
“Il concetto di compromissione esplicita come l’operatore sanitario debba porsi in una condizione di attiva compassione, diventando giorno dopo giorno compagno di chi si trova nel dolore, com-patendo, condividendo non superficialmente l’esperienza e le speranze di chi soffre: solo così può pensare di poter davvero partecipare alla sofferenza della persona e essere davvero suo compagno di viaggio”.
E’ una parte del messaggio inviato dal sottosegretario al Ministero della Salute, VITO DE FILIPPO al presidente nazionale UNITALSI, SALVATORE PAGLIUCA in occasione del convegno degli operatori sanitari UNITALSI che si riuniranno a Lourdes da domani fino al 9 dicembre, per il convegno “Compromissione, Condivisione, Crescita”.
Per la prima volta in 111 anni di storia dell’associazione si riuniranno nella città francese oltre 100 Medici, Infermieri, Psicologi, Farmacisti, Odontoiatri e Fisioterapisti per affrontare e approfondire importanti temi inerenti la capacità di assistenza nei confronti delle persone disabili e malate. L’evento è stato accreditato, ai fini ECM, dalla Fondazione Fatebenefratelli per la ricerca e la formazione sanitaria e sociale – divisione FIF, per tutte le figure sanitarie. A Lourdes negli stessi giorni anche il pellegrinaggio nazionale dei giovani dell’UNITALSI. Il direttore scientifico del convegno è FEDERICO BAIOCCO, responsabile nazionale dei Medici UNITALSI e responsabile U.O.S. – Ost. Gin. Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma e Professore presso Università di Tor Vergata.
“La condivisione – prosegue De Filippo – mi sembra altrettanto essenziale: questo concetto sintetizza la necessità di condividere con gli altri Operatori tutti gli aspetti dell’assistenza che le persone malate richiedono. Infine la nozione di crescita riassume come sia sempre necessario progredire, senza mai accontentarsi, nella propria disposizione di essere più attenti alla disabilità, nelle sue più diverse e poliedriche forme, per diventare capaci di percorrere insieme un cammino di crescita nella consapevolezza della propria condizione di sofferenza e di collaborazione per poterla alleviare e offrire.
“Tutto questo – aggiunge il Sottosegretario – si compendia e si eleva sinteticamente nella cattolicità che caratterizza gli operatori sanitari dell’UNITALSI. Cattolicità nel duplice significato di appartenere alla Chiesa e proprio per questo di sapere e voler essere aperto all’accoglienza del malato anche grave e anche in condizioni psicologiche molto debilitate, sopportando anche la mancanza di esplicita gratitudine e offrendo un sorriso.
“La figura straordinaria di santa Bernardette – sottolinea De Filippo – farà da sfondo a questa vostra esperienza. Nei 13 anni che rimase nella Congregazione delle Suore della Carità a Nevers è stata infermiera, sacrestana, ammalata lei stessa, svolgendo le sue mansioni con delicatezza e generosità. Soleva affermare: “Non vivrò un solo istante senza amare”. Questa figura così alta vi farà da accompagnamento e per tutti noi che ci occupiamo della salute è un mirabile esempio di delicatezza e fedeltà ai propri compiti.
“Auspico e voglio contribuire – conclude De Filippo – con la mia azione politica a una maggiore solidarietà tra le diverse generazioni e le classi sociali rispetto alla situazione a cui ci hanno abituato gli ultimi anni. Mi auguro che possiate contribuire a tale sforzo complessivo che tutti siamo chiamati a condividere, rimettendo al centro le persone più deboli”.
Il messaggio integrale di Vito De Filippo
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