Wojtyla, vicina la beatificazione
Manca solo la firma del Papa per la beatificazione di Wojtyla
Si è concluso il processo avviato già nel 2005. Da allora la procedura è stata seguita scrupolosamente. Benedetto dovrà firmare anche il decreto del miracolo e dopo verrà il momento di fissare e organizzare la beatificazione
Città del Vaticano, 12 gennaio 2011 – È virtualmente concluso il processo per la beatificazione di Giovanni Paolo II che fu avviato già nel 2005 grazie a una deroga concessa da Benedetto XVI al card. Camillo Ruini, allora vicario per la città di Roma e quindi attore della causa, relativamente ai cinque anni che si sarebbero dovuti attendere dalla morte.
Da allora la procedura è stata seguita scrupolosamente ed è trascorso un anno dalla firma apposta dal Papa al decreto che dichiarava “venerabile” il suo predecessore essendovi certezza sulle sue “virtù eroiche”.
La stessa certezza è stata raggiunta, dopo un supplemento di indagini sulla diagnosi iniziale e una nuova perizia sulla scomparsa della malattia, per quanto riguarda il miracolo attribuito al futuro beato: la guarigione di una suora francese accertata lo scorso dicembre, ha rivelato il vaticanista del Giornale Andrea Tornielli, come “scientificamente inspiegabile” dalla Consulta Medica presieduta dal prof. Patrizio Polisca, e validato ora, conferma la stessa fonte, dal doppio voto dei teologi e dei cardinali e vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi.
Il prefetto del dicastero, card. Angelo Amato, porterà dunque alla firma del Papa anche il decreto del miracolo. E dopo la firma verrà il momento di fissare e organizzare la beatificazione, evento che richiamerà a Roma milioni di fedeli da tutto il mondo.
Secondo il blog “San Pietro e dintorni” del vaticanista Marco Tosatti, sarebbe tecnicamente possibile che la cerimonia si possa tenere in aprile cioè a sei anni dalla morte, ma – visto anche il calendario liturgico – è più probabile che slitti fino a ottobre, e così Giovanni Paolo II salirebbe agli altari giusto 33 anni dopo la sua elezione al Pontificato.
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